7 aprile 2019 - 12:33

Elezioni europee, presentate le liste elettorali: dal Partito Internettiano al Sacro Impero Cattolico

Ecco i contrassegni per le consultazioni del prossimo 26 maggio. Ci sarà tempo fino alle 20 di oggi e poi fino alle 16 di domani per depositare i simboli. Ricompare la Democrazia Cristiana e corre CasaPound

di Giuseppe Alberto Falci

Elezioni europee, presentate le liste elettorali: dal Partito Internettiano al Sacro Impero Cattolico
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Comincia con il «Partito Internettiano» con tanto di chiocciola nel marchio (@ ndr) la sfilata al Viminale per la presentazione dei contrassegni in vista delle europee del prossimo 26 maggio. Ci sarà tempo fino alle 20 di oggi e poi fino alle 16 di domani per depositare i simboli che saranno esposti al piano terra del ministero dell’Interno.

Dal Partito Internettiano al Sacro Impero Cattolico

Intanto, il primo a presentarsi è Francesco Miglino, segretario nazionale del Partito Internettiano «consapevole che solo tramite la rete ogni cittadino, prima tenuto fuori dai luoghi decisionali, può rinnovare la dinamica sociale con la partecipazione in tempi reali, alla gestione di spazi politici e di interessi socialmente condivisi». Immancabile anche Mirella Cece, presidente del «Sacro Impero Cattolico fondatore», che per assicurarsi di essere al posto numero 3 dal giorno 4 aprile presidia il Viminale. Cece non anticipa il contenuto del programma ma, assicura, «sarà ambizioso». Poi davanti alle telecamere la mette così: «Siamo monarchici, costituzionali, ministeriali». Cosa voglia dire non si è ben compreso, ma Cece insiste: «Riteniamo che i partiti debbano esistere, ma siamo piramidali».

Ci sono anche il Partito Pirata e il Movimento della Catena

Spunta anche il «Partito Pirata» che fra i molteplici punti del programma desidera «garantire l’accesso libero alla conoscenza, poiché gli ostacoli economici non devono escludere nessuno dalla cultura e dalle informazioni scientifiche, combattendo così l’ignoranza e gli oscurantismi». Il«Movimento della Catena» ha invece un simbolo costituito da un grande cerchio di anelli saldamente congiunti «perché l’unione fa la forza», si scopre leggendo il contenuto del programma. Anche questa volta si materializza una delegazione del «Movimento politico dei forconi» che fra il 2012 e il 2013 ebbe il suo momento di gloria quando bloccò i caselli autostradali della Sicilia cavalcando una protesta che avrebbe dovuto investire tutto lo stivale ma poi andò scemando.

E Calderoli deposita «Lega Salvini premier»

Al mattino si presenta anche Roberto Calderoli per depositare il simbolo della «Lega Salvini premier». Dettaglio: al numero 2 della bacheca dove sono esposti i contrassegni c’è la «Liga Veneta Repubblica», ormai lontana parente del Carroccio 2.0. E hanno scelto di provare a correre alle Europee i ragazzi di CasaPound lanciando una sorta di appello a tutte le destre. Non a caso il loro simbolo è: «Destre unite CasaPound». Per i nostalgici della Prima Repubblica non poteva mancare lo scudo crociato della «Democrazia Cristiana». Scomparsi dalla politica ma sempre presenti quando c’è da provarci.

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