26 gennaio 2019 - 10:53

Scuola sovranista nell’abbazia di Trisulti, il governo e lo stop alla concessione

Il sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca dopo l’interrogazione del deputato di Si Fratoianni: «Le motivazioni del presidente dell’accademia Dignitatis Humanae di Harnwell non sono congruenti con i contenuti del bando»

di Antonio Mariozzi

Il corteo anti-Bannon a Collepardo il 29 dicembre (Ansa) Il corteo anti-Bannon a Collepardo il 29 dicembre (Ansa)
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Niente scuola di formazione sovranista alla Certosa di Trisulti, la famosa abbazia dei frati cistercensi immersa tra i boschi dei monti Ernici a Collepardo, in provincia di Frosinone. Il governo gialloverde punta i piedi e «stoppa» il progetto sostenuto dal «guru» americano Steve Bannon, già al fianco di Donald Trump.

Affidata in gestione per diciannove anni

La vicenda, dopo settimane di polemiche e un corteo di protesta lo scorso 29 dicembre da Collepardo a Trisulti, venerdì 25 è arrivata in Parlamento con un’interrogazione del segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, deputato di Leu. L’abbazia di Trisulti, da febbraio 2018, è stata affidata dal Mibact (allora il ministro era Dario Franceschini), con un bando pubblico, all’associazione Dignitatis Humanae Institute (Dhi) guidata da Benjiamin Harnwell, esponente della nuova destra sovranista europea e vicino a Steve Bannon. Contratto per 19 anni a 100mila euro l’anno. Lì, nell’abbazia, che richiama circa cinquantamila visitatori l’anno, ora si punta, però, a realizzare un’accademia mondiale per i sovranisti. Intento che ha subito provocato la reazione contraria di alcuni comitati locali, decisi a difendere il futuro dell’antico complesso religioso.

Lo «stop» del governo

Il sottosegretario ai Beni culturali, Gianluca Vacca, rispondendo alla Camera all’interpellanza di Fratoianni, a Trisulti non potrà nascere nessuna scuola di formazione sovranista mondiale, nessun «serbatoio» del pensiero sovranista. «Le dichiarazioni del rappresentante legale dell’associazione, riportate dalla stampa - ha risposto il viceministro Vacca - comunque non formano parte dell’offerta presentata e del progetto di valorizzazione allegato e non trovano disciplina alcuna nell’ambito della concessione stipulata». In sostanza, il progetto sostenuto da Steve Bannon non trova dunque fondamento nel progetto presentato per rilevare la gestione della storica abbazia di Trisulti.

Fratoianni: ora si revochi la concessione

E così Fratoianni ora chiede la revoca del bando di assegnazione del monastero a pochi chilometri da Alatri. «Il sottosegretario – ha dichiarato il deputato di Leu - ha detto cose importanti. Quella più rilevante è che le dichiarazioni di Harnwell non sono congruenti con i contenuti del bando. A questo punto – ha aggiunto – ci sono quindi tutte le condizioni affinché la Dhi rinunci al suo progetto o il ministero revochi la concessione». Revoca che verrà invocata, il prossimo 16 marzo, con una marcia nazionale. «L’idea di appaltare ai privati beni di altissimo valore - ha concluso Fratoianni – è inaccettabile. In più, siamo di fronte a un bando scritto male e ambiguo, con requisiti che la Dhi non è in grado di rispettare». Intanto il sindaco di Collepardo, Mauro Bussiglieri, pochi giorni fa ha inviato al Mibact una richiesta per l’accesso agli atti relativi all’affidamento dell’abbazia di Trisulti alla Dhi.

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