4 marzo 2019 - 10:02

Pd, la prima mossa di Zingaretti: da Chiamparino per aprire il dossier Tav

Il neo segretario Pd in viaggio verso Torino: «Voglio dargli una mano sulla linea alta velocità» aveva detto durante la campagna per le primarie. Si apre un fronte comune sulla Torino-Lione dopo le divisioni del governo gialloverde

di Carlotta De Leo

Pd, la prima mossa di Zingaretti:   da Chiamparino per aprire il dossier Tav
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«La prima cosa che voglio fare da segretario del Pd è andare a Torino a dare una mano a Chiamparino sulla Tav». La promessa durante la campagna delle primarie è mantenuta. Il neo eletto segretario del Pd, Nicola Zingaretti, è in viaggio verso Torino per raggiungere il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. All’indomani della larga vittoria ai gazebo, la prima mossa di Zingaretti è chiara: aprire un fronte comune sul dossier Tav, uno dei più scottanti per il governo gialloverde,diviso su posizioni differenti tra Lega e Cinque Stelle.

La linea Chiamparino

E così, mentre l’esecutivo Conte cerca una quadra sulla Tav (o mini Tav) e assicura che per la prossima settimana si arriverà a una sintesi unitaria, il Pd targato Zingaretti si schiera apertamente con la linea di Chiamparino. Il governatore del Piemonte, infatti, ha fatto dell’alta velocità Torino-Lione una bandiera della sua corsa per il secondo mandato alle regionali di maggio: un attivismo Sì-Tav che si è meritato il plauso anche del leghista Attilio Fontana.

Incontro nel pomeriggio

L’incontro tra Zingaretti e Chiamparino è previsto nel primo pomeriggio, verso le ore 15. Subito dopo il neo segretario Pd incontrerà la stampa di fronte agli uffici della Regione in piazza Castello.

«La vittoria dell’Italia che resiste»

Commentando i dati (non ancora definitivi) che arrivano dai gazebo e che lo vedono prevalere sugli sfidanti con il 67-69% dei voti, Zingaretti dice: «E’ una vittoria dell’Italia che resiste e che vuole un altro tipo di futuro. C’era tanto scetticismo. Si parlava addirittura di una affluenza sotto al milione e invece è successo quello che io avevo percepito: una grande voglia di partecipazione di combattere, che ha veramente sorpreso tutti». Qual è il partito che ha in mente? « Mi auguro che sia un Pd unito ed io farò di tutto perché sia così. Credo che dobbiamo tenere insieme due parole: unità e cambiamento per costruire un cambio di passo. Bisogna avere fiducia: Non dobbiamo far trovare un partito chiuso e rissoso a chi sta tornando» spiega il neo segretario al giornale Radio Rai (Radio1).

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