Roma

Roma, minacce e estorsioni a commercianti: arrestata una coppia

Due romani, di 33 e 34 anni, consumavano senza pagare, chiedevano soldi e pacchetti di sigarette, uno dei due si spacciava per il nipote di "u siccu", latitante di Cosa Nostra

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Minacciavano i commercianti di Torre Angela e poi gli estorcevano il denaro, spacciandosi per i nipoti del latitante di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, detto "u siccu". I carabinieri della stazione Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato due romani di 33 e 34 anni, nullafacenti e con precedenti penali, per estorsione e rapina aggravata in concorso, reati commessi nel quartiere del VI municipio di Roma dall'inizio dell'anno. Le indagini dei carabinieri sono state avviate circa un mese fa a seguito delle denunce formalizzate da alcuni esercenti del quartiere Torre Angela che da diverso tempo erano vittime di estorsioni da parte di due romani.
 
In particolare, da circa un anno, la coppia andava quotidianamente in un bar, dove consumavano birre o prodotti di vario genere, come sigarette, senza mai pagare e minacciando di morte sia la titolare che il figlio, o di incendiare il locale quando i titolari si permettevano di chiedere i soldi. Spesso importunavano anche la clientela a cui chiedevano soldi.

In un esercizio commerciale i due, sempre quotidianamente e in tarda serata, andavano per impossessarsi di birre o altra merce senza mai pagare. Anche in questo caso quando la vittima ha richiesto il pagamento del conto della merce, i due, oltre a minacciarla di morte, si sono vantati di essere i padroni e di poter fare quello che volevano e che le "guardie" non gli potevano fare nulla perché già "le avevano menate".

Un'altra vittima ha riferito, invece, che da circa un mese i due avevano iniziato a fargli visita ed era stato costretto sotto minaccia a consegnare la somma contante di 40 euro.
Addirittura uno dei due si spacciava per nipote di un boss mafioso siciliano, ancora latitante, detto "u siccu".
 
A corredo delle denunce, le vittime hanno anche fornito dei filmati che ritraevano i due all'interno dei loro locali. Successivamente, a seguito dell'individuazione fotografica, le vittime hanno riconosciuto, senza ombra di dubbio, i due quali autori delle azioni criminali.

Tutta l'attività operativa svolta dai carabinieri è stata trasmessa con una informativa all'autorità giudiziaria che ha concordato con i risultati investigativi raccolti, grazie ai quali è stata richiesta e ottenuta l'ordinanza che ha disposto l'arresto e la custodia nel carcere di Rebibbia dei due.