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Cara di Castelnuovo, per i migranti mandati via accoglienza diffusa nelle case del paese

(ansa)
Solidarietà, passa la linea del sindaco Travaglini. In tanti si sono offerti ad aprire le loro case soprattutto a famiglie di stranieri che hanno bimbi che frequentano la scuola. Ospitalità anche a un'altra ventina di rifugiati, anche in altre regioni d'Italia
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 "Si è appena concluso un tavolo con la prefettura in cui abbiamo raggiunto un accordo per cui le famiglie con bimbi che erano al Cara rimarranno nella zona di Castelnuovo di Porto, attraverso "l'accoglienza diffusa per consentire ai bambini di continuare a frequentare la scuola. E' la prima volta che succede in Italia. Siamo molto soddisfatti".

Ad annunciarlo è il sindaco di Castelnuovo di Porto, Riccardo Travaglini che da giorni lavorava a questa soluzione per cercare di lenire le conseguenze, anche umanitarie, della improvvisa chiusura del Centro di accoglienza per richiedenti asilo alle porte di Roma, il secondo più grande d'Italia. Per ora si tratterebbe di 4 famiglie che saranno ospitate a Castelnuovo a cui si aggiungono 4 o 5 richiedenti asilo. Oggi sono stati fatti i primi sopralluoghi nelle tante abitazioni messe a disposizione per ospitarli.

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"Andiamo avanti anche con le protezioni umanitare" aggiunge il sindaco di Castelnuovo: "Ci stiamo occupando di 16 persone, per i quali si sta concludendo lo screening della task force e, attraverso la collaborazioni di sindaci di città da cui sono arrivate offerte di ospitalità, verranno accolti anche in altre Regioni" conclude il sindaco Travaglini.

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Intanto sono iniziati gli ultimi trasferimenti dei migranti del Cara, con oggi dovrebbero concludersi i 305 previsti.

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Una cinquantina, ha detto il Prefetto di Bologna, Patrizia Impresa, "arrivano nel primo pomeriggio in Emilia Romagna e verranno distribuiti su tutto il territorio". "Saranno dislocati in diverse strutture, più o meno 7/8 per provincia, compresa Bologna", ha aggiunto Impresa.

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Fuori dal Cara laziale, intanto, all'interno della "tenda dell'accoglienza" allestita nei giorni scorsi, continua il lavoro della task force costituita da Comune di Castelnuovo, Regione Lazio e Asl Rm4, per la valutazione dei ricollocamenti degli ultimi titolari di protezione umanitaria che si trovano ancora nel centro che dovrà chiudere giovedì prossimo 31 gennaio.