Roma, la città che resiste

Roma, dalla Romanina a Formia le iniziative per ricordare le vittime della lotta alla mafia

Presentazione di libri e spettacoli per la mobilitazione della giornata della memoria e dell’impegno organizzata da Avviso Pubblico, da Libera e dalle associazioni della Rete dei Numeri Pari

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Tutti uniti per dire no alla mafia e ai clan, che a Roma sono 94 con più di 100 piazze dello spaccio: il 21 marzo è la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia, istituita per legge nel 2017. Per l’occasione Avviso Pubblico, Libera e le associazioni della Rete dei Numeri Pari organizzano a Roma e in Italia una serie di iniziative con il patronato del Quirinale, per combattere la corruzione e i clan mafiosi in ogni forma e declinazione territoriale. È una giornata dell’antimafia sociale che ha come punto di riferimento Pio La Torre, ucciso da Cosa Nostra nel 1982: memoria, impegno e anticorpi sociali per respingere i clan che si infilano dove bassa è la presenza dello stato e alto è il disagio sociale.
Come nelle periferie di Roma: Tor Bella Monaca, Ostia, Romanina. Proprio alla Romanina, dalle ore 9 alle 13 nel Giardino della Giustizia in viale Luigi Schiavonetti, si svolgeranno spettacoli teatrali, concerti, incontri con le associazioni: ci sarà una rappresentazione teatrale dei ragazzi della scuola Macigni Strozzi della Garbatella, interventi dei comitati di quartiere e saranno letti i 972 nomi delle vittime innocenti della mafia. Infine a Formia, sul litorale laziale, si terrà la manifestazione “Orizzonti di giustizia sociale”.

Nella lotta alla mafia è fondamentale anche l’impegno degli enti e degli amministratori locali, che per i clan sono spesso gli interlocutori più diretti: di questo e dell’evoluzione della lotta alla mafia sul territorio si parlerà domani pomeriggio alle 17.30 all’incontro “Vent’anni di lotta alle mafie e alla corruzione” organizzato dal comune di Fiumicino e dall’associazione Avviso Pubblico presso la casa della cultura e biblioteca Gino Pallotta, in viale della Pineta a Fregene. All’incontro sarà presentato il volume sui venti anni di esperienza dell’associazione, che dal 1996 riunisce oltre 460 tra enti locali e Regioni in Italia per denunciare atti di intimidazione mafiosa e contrastare i clan e la capacità di infilarsi nel tessuto istituzionale e sociale di una comnità a livello locale: l’obiettivo dell’incontro è capire l’evoluzione del fenomeno mafioso negli ultimi venti anni e di conseguenza degli anticorpi sociali utili per respingere soprusi e violenze dei clan. A spiegarlo sarà il professore Enzo Ciconte, uno dei massimi studiosi del fenomeno mafioso e docente di storia della criminalità organiizzata presso le università La Sapienza e Roma Tre, oltre a Giulia Migneco responsabile comunicazione di Avviso Pubblico e curatrice del libro. Infine sarà presente Arcangela Galluzzo delegata alla legalità del Comune di Fiumicino: la sua testimonianza sarà importante per capire il ruolo strategico degli amministratori locali nell’impegno contro i clan sul territorio. Soprattutto sul litorale romano dove non mancano casi di infiltrazione mafiosa nel tessuto sociale ed economico a partire dalle attività balneari e commerciali.