Roma

Torre Maura, presidio antifascista: "Quartiere non calpesta pane, ma sinistra doveva venire prima"

(ansa)
Anpi, Arci, Libera, Cgil e Acli in piazza dopo la rivolta anti rom nel quartiere periferico della Capitale. Non lontano, manifestazione di CasaPound
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Manifestazione antifascista in piazzale delle Paradisee e poi corteo per le vie di Torre Maura  dopo la rivolta di un gruppo di cittadini contro la decisione del Comune - poi revocata -  di trasferire 70 rom in una struttura in via dei Codirossoni. In concomitanza con il sit-in antifascista , organizzata da Anpi, Arci, Libera, Cgil e Acli ed altre realtà, non lontano, una manifestazione di CasaPound.

Applausi dalla folla durante gli interventi infuocati degli organizzatori del sit-in antifascista, ma anche alcune critiche dagli abitanti del quartiere. "Oggi sono qui ma con il pelo sullo stomaco. Perché la sinistra doveva venire prima", ha detto Raffaella, una residente. "Dove eravamo prima? Tutte queste sigle rispettabilissime dove stavano prima? Abbiamo lasciato spazio alle ultradestre. Siamo comunque qui come antifascisti", affermano Gianluca e Francesca, altri due cittadini della zona.

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"Torre Maura era quella che faceva i panini per i poveri non quella che calpesta il pane", dice un abitante del quartiere. "Noi ci dissociamo da quel gruppo di persone che ha fatto questi gesti ignobili. Un conto è protestare contro le istituzioni, contro la gestione sbagliata di una vicenda delicata come quella, un altro conto è distruggere gli alimenti. I 25 mila abitanti del quartiere non possono essere rappresentate da 15 persone", le fa eco un'altra donna.

Tra i presenti alla manifestazione diversi rappresentanti del Pd da Emanuele Fiano a Roberto Morassut, ma anche del Movimento 5 Stelle capitolino. "La sinistra non deve solo impersonare l'antifascismo militante. Oggi in questa città c'è un certo tipo di amministrazione, c'è da fare autocritica ma nulla giustifica togliere il pane alle persone", ha detto Fiano. "Non siamo considerati nemmeno presenti in queste zone evidentemente - ammette -, mentre CasaPound e Forza Nuova fanno un lavoro di presenza. Dobbiamo iniziare a inserirci, riaprire sedi, esserci, l'antifascismo non basta".

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Sono molte le bandiere rosse dello Cgil che sventolano. "Siamo qui oggi per Torre Maura, dove la Costituzione deve essere attuata pienamente: il diritto al lavoro, alla sanità e all'istruzione. È inammissibile che vengano autorizzate manifestazioni fasciste, non permetteremo questo disprezzo per la dignità umana", ha detto il presidente dell'Anpi di Roma Fabrizio De Santis.

"Il popolo italiano è democratico e antifascista. Simone (il quindicenne che durante le proteste anti-nomadi ha sfidato Casapound) è la punta dell'iceberg, il testimone del sentimento che c'è tra noi e bisogna ringraziarlo", ha aggiunto. La manifestazione è stata intitolata attingendo ad un frase in romanesco pronunciata proprio da Simone durante le proteste anti-nomadi: "Non me sta bene che no".  Il corteo è poi arrivato alla stazione metro Torre Maura dove sono proseguiti gli ultimi interventi, prima che la maggior parte dei manifestanti iniziassero a lasciare la piazza.
Intanto, davanti al centro di via dei Codirossoni, il presidio di Casapound. "Qui non si vive bene, regna il degrado. Per anni nessuno è mai venuto a vedere. E ora volevano portarci anche i nomadi. Siamo esasperati", dicono alcuni abitanti di Torre Maura che partecipano alla manifestazione. In piazza molte donne e anche bambini del quartiere. Alcune abitanti espongono lo striscione "Alcuni italiani non si arrendono" mentre viene intonato il coro "Siamo noi scudo e spada dell'Italia siamo noi". "Dicono che siamo fascisti, ma non è così - dice Maria - I politici si riempiono la bocca di belle parole, i nomadi li portassero nelle loro seconde case". D'accordo un'anziana che spiega: "Pago 500 euro per l'affitto di una casa popolare. Mi piove in testa, le radici stanno facendo sollevare i palazzi e ci sono i topi nelle cantine. I veri discriminati siamo noi italiani". Accompagnati dai poliziotti alla fermata della metro Torre Maura anche i militanti di CasaPound che, in corteo, hanno sfilato fino alla stazione urlando "difendiamo i nostri quartieri".

 
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