Roma

Caso rifiuti Roma, Raggi: "Salvini mi attacca per coprire Siri"

Virginia Raggi a Piazza Pulita  (lapresse)
I colloqui svelati dal settimanale L'Espresso, tra la sindaca e l'ex ad Ama riaccende lo scontro con il leader della Lega: "Ogni volta che il ministro parla non si capisce se parla come capo politico, come segretario del suo partito o come ministro dell'Interno. Qui c'è una grave questione di imbarazzo istituzionale"
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"Non consento di dire a nessuno che io volevo approvare il bilancio in rosso. Io e la mia Giunta dobbiamo approvare il bilancio di una società che sia veritiero e corretto. Quell'audio che reca la data 30 ottobre, arriva dopo mesi di balletto tra Ama e Comune di Roma". Scoppia una nuova bufera sulla sindaca di Roma Virginia Raggi, che nel corso della trasmissione 'Piazza Pulita' condotta da Corrado Formigli su La 7, dà la sua spiegazione in merito ai colloqui svelati dal settimanale L'Espresso, tra lei e l'ex ad della partecipata dei rifiuti, Lorenzo Bagnacani, licenziato in tronco lo scorso mese di febbraio. Una conversazione che innesca l'ennesima feroce polemica fra la prima cittadina e il leader della Lega Matteo Salvini: "Raggi non è più adeguata a fare il sindaco di Roma", dice netto il vicepremier. Ma la reazione è altrettanto sferzante: "Forse vuole coprire quello che è successo oggi al suo sottosegretario Siri che mi sembra sia indagato per presunte corruzioni e tangenti?".

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Va detto che Raggi non risulta iscritta nel registro degli indagati, ma nel fascicolo consegnato ai magistrati, Bagnacani avrebbe allegato anche tracce audio di conversazioni registrate con la prima cittadina e messaggi che si sono scambiati attraverso le piattaforme Whatsapp e Telegram.

"Io dico che Raggi non è più adeguata a fare il sindaco di Roma - afferma in serata Matteo Salvini, intervistato a Porta a Porta - non per eventuali irregolarità, non faccio il pm e non faccio il giudice, decideranno loro se ci sono stati reati. Ma se un sindaco della città più importante d'Italia dice 'i romani fuori dalla finestra vedono la merda' e 'ho la città fuori controllo' è un giudizio politico il mio. Non sei in grado di fare il sindaco, lascia che qualcun altro faccia il sindaco".

La sindaca, però, non ci sta e articola una difesa pubblica, prima affidandola al suo profilo Facebook e poi in tv, nella trasmissione di Formigli. E anche se la prima cittadina non risparmia colpi al Pd, ricordando le ultime vicende giudiziarie che riguardano "il capo del terzo partito italiano, nonché governatore del Lazio, indagato per presunto finanziamento illecito e il governatore della Regione (Umbria, ndr) indagato per concorsi truccati in sanità" è chiaro che il bersaglio principale delle sue invettive è il ministro dell'Interno e vicepremier.

"Matteo Salvini sta chiedendo le dimissioni in ogni modo e in ogni caso. Forse vuole coprire quello che è successo oggi al suo sottosegretario Siri che mi sembra sia indagato per presunte corruzioni e tangenti?", dice la sindaca che lancia anche una stoccata: "Se invece di cambiarsi le felpe andasse a lavorare non farebbe danno - aggiunge rivolta a Salvini - Se mi dà la felpa da ministro dell'Interno per un giorno intanto vado a sgomberare CasaPound. E' una delle prime cose che potrebbe fare".

E poi ancora: "Ogni volta che il ministro parla non si capisce se parla come capo politico, come segretario del suo partito o come ministro dell'Interno. Qui c'è una grave questione di imbarazzo istituzionale, perché il ministro dell'Interno dovrebbe stare vicino ai sindaci, a tutti, che sono in prima linea. Invece vuole commissariarli. I prefetti lavorano accanto ai sindaci, non al loro posto".

Non manca un riferimento i fondi spariti della Lega: "Sarebbe come dire: visto che devi ancora restituire 49 milioni che la Lega in qualche modo si è presa, allora dimettiti perché non sei capace di fare il ministro dell'Interno. Io (a Roma, ndr) sto cercando di mettere, in maniera pulita, in casella molti pezzi".  

E nell'invettiva della sindaca finiscono anche le proteste contro i rom: "Le discriminazioni etniche e razziali le abbiamo viste e hanno segnato uno dei momenti più bui dell'Europa. E' dovere di tutti noi non replicare quel meccanismo. Non si calpesta il pane, non si minaccia un ragazzino di tagliargli la gola. Ma chi siete? Bestie, che non sono degne di cantare l'Inno di Mameli" e l'operato politico del leader leghista: "Ho letto presunte dichiarazioni" di Matteo Salvini "che vorrebbe tagliare il 'Salva Roma'. Quel provvedimento è un 'Salva Italia': dopo che hanno gravato gli italiani e i romani di questo debito mostruoso noi stiamo dicendo che c'è un modo per recuperare quanto meno 2.5 miliardi di euro. Il ministro vuole forse continuare a dare 2.5 miliardi alle banche o li vuole restituire agli italiani? Non 'salva' Roma ma tutti gli italiani".