Roma

Coronavirus, a Roma nuovi orari per i negozi: aperture anticipate e chiusure libere contro gli assembramenti

(agf)
La sindaca Virginia Raggi firma l'ordinanza. L'obiettivo è anche quello di far respirare i commercianti in crisi. Per il contingentamento e il centro storico a numero chiuso, la prefettura aspetta la circolare del Viminale
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Le festività sono alle porte e cambiano gli orari dei negozi: apertura anticipata e chiusure libere. La sindaca Virginia Raggi firmerà a breve l’ordinanza: in vista del Natale, considerato il periodo di magra che a causa del Covid stanno vivendo soprattutto i commercianti del centro storico, è previsto un allentamento delle misure in vigore fino a questo momento. L’obiettivo è doppio: allungare l’apertura degli esercizi in modo da evitare assembramenti e così tutelare le attività messe in ginocchio dalla pandemia.

Quindi gli orari. Alimentari, forni e supermercati potranno rinviare l’apertura fino alle 8.15. Fino a oggi sono stati obbligati ad alzare la saracinesca tra le 7 e le 8. Negozi di abbigliamento, ferramenta, librerie, meccanici, agenzie per pratiche automobilistiche e laboratori artigianali potranno aprire alle 9.15. Fin qui hanno avviato la giornata lavorativa tra le 9.30 e le 11. 

Le chiusure, a ora fissate alle 19, vengono invece rese libere. Ognuno può scegliere quando chiudere, sia prima dell’orario fissato dalle precedenti ordinanze che a ridosso dell’inizio del coprifuoco delle 22. Le nuove misure potrebbero essere congelate nei fine settimana, quando il centro si riempie anche a causa della chiusura dei centri commerciali, e nei giorni più a rischio affollamento come l’8 dicembre, festa dell’Immacolata.

Sul fronte delle chiusure, sono previsti nuovi comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura. Si attendono il nuovo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri e la circolare del Viminale per dare il via alle nuove misure: dopo gli allarmi lanciati da virologi ed epidemiologi per gli assembramenti nei centri storici di mezza Italia, il controllo dinamico delle presenze con i transennamenti potrebbe trasformarsi in contingentamento con vie dello shopping e piazze a numero chiuso.