Il ritrovamento è da record: un nido di calabrone europeo lungo oltre cento centimetri ritrovato sul tetto di una mansarda di una villa a Sacrofano, in provincia di Roma.
Un prodigio della natura, perfettamente scolpito e levigato, sorto in una zona della casa lasciata incustodita forse da anni.
A scoprirlo è stata la proprietaria dell’abitazione che, dopo aver scattato alcune foto a distanza di sicurezza, ha allertato l’esperto zoofilo Andrea Lunerti. La donna temeva che il nido fosse ancora pieno di insetti. Fortunatamente, però, dei calabroni nessuna traccia.
“Il nido ormai spopolato - spiega Lunerti - ospitava all'interno una regina probabilmente fecondata che attendeva la primavera per continuare la costruzione dell'incredibile struttura architettonica naturale”.
L’esperto zoofilo, dopo un lavoro certosino durato diverse ore, è riuscito a rimuovere il nido, che domenica 4 febbraio sarà esposto nella capanna del museo del rifugio del Lupo a Morlupo.
La presenza di nidi di vespe e calabroni, soprattutto nelle zone di campagna, rappresenta un segnale che non deve mai essere sottovalutato. Per questo, secondo Lunerti, è sempre meglio intervenire contattando esperti.
“Facciamo attenzione quando rinveniamo nidi di calabrone anche in inverno in quanto è abbastanza frequente che alcune regine, al termine della stagione riproduttiva, tornino ad invernarsi nel nido di provenienza e le regine di crabro sono tutte munite di pungiglione”.