Lampi di Super Mario nel suo ritorno in azzurro

Lampi di Super Mario nel suo ritorno in azzurro

di Marco Lobasso
Il nuovo Mario Balotelli guida la giovane Italia di Roberto Mancini che riparte. Il suo ritorno, il suo gol in azzurro dopo 4 anni, l’affetto che i compagni gli hanno dimostrato riportano Balo al centro dell’attenzione. Era ora e adesso la sua carriera può davvero ripartire. Il periodo con il Nizza in Ligue 1 è stato forse il migliore della carriera del bomber, ricca di alti e bassi. Forse però è giunto il tempo di tornare in Serie A. Mario lo desidera, sarebbe più vicino alla figlia Pia, avuta dalla relazione con la show girl napoletana Raffaella Fico, e tornerebbe ad avere una vetrina importante nel grande calcio; la Ligue 1, senza nulla togliere, non vale certo il nostro campionato. Il suo agente Mino Raiola sta lavorando in questo senso: il suo pupillo può muoversi non a parametro zero ma «quello è un problema mio. Lui è un affarone per l’Italia», assicura il manager.
Del resto, gli attestati di stima arrivati a più riprese in questi giorni confermano che Balo è davvero cambiato, più maturo, più sereno, finanche riflessivo, mentre calcisticamente è sempre fortissimo. Lo ha detto in ritiro il ct Mancini che lo conosce bene, lo ha ripetuto Billy Costacurta e ieri lo hanno ribadito, per esempio, il commissario straordinario Figc Roberto Fabbricini («Spero che per Mario sia davvero la volta buona») e il designatore arbitrale Nicola Rizzoli. Balo in campo è un altro, ma anche fuori: la sua risposta non astiosa sui social agli striscioni razzisti apparsi durante la partita di San Gallo contro l’Arabia lo conferma: «Siamo nel 2018. Ragazzi, basta. Svegliatevi». E prima ancora Mario aveva emozionato dedicando il suo gol a Davide Astori, scrivendo su Instagram: «Lo so che è tardi, lo so che ormai sei là, ma sono convinto che là, in alto, oggi la guardavi con mio papà la partita! Questo gol lo dedico a te», pubblicando anche una foto di Astori con la maglia dell’Italia. Un atteggiamento lontanissimo dai tempi delle famose Balotellate. Qualche anno fa Mario era spesso sui giornali, ma non solo per i gol: la rissa con Mancini al Manchester City, le freccette lanciate dalla finestra sui ragazzi delle giovanili sempre al City, la maglietta dell’Inter gettata in terra di fronte ai tifosi, durante la Champions per protesta. Reazioni sconsiderate che hanno lasciato il segno. Ma ora, Balotelli è tornato. Lo rivedremo domani proprio nella sua Nizza contro la Francia e poi ancora con l’Olanda di De Vrij lunedì. Il conto alla rovescia per il ritorno in A è iniziato.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Maggio 2018, 12:18

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