Twitter, inserzionisti sul piede di guerra: pubblicità mostrate su account estremisti

Twitter, inserzionisti sul piede di guerra: pubblicità mostrate su account estremisti
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Il ripristino di vari account Twitter deciso da Elon Musk ha riportato sulla piattaforma di social media molti profili controversi, che erano stati rimossi dalla precedente gestione. I problemi però non mancano.

Secondo un nuovo rapporto pubblicato dal Washington Post, le pubblicità di circa 40 grandi marchi ed organizzazioni di alto profilo sono state viste sulle pagine di nazionalisti bianchi ed estremisti. Ad essere interessate sarebbero le inserzioni di brand come Amazon, Uber, Snap e GoDaddy, società legate ai media come USA Today e Morning Brew, ma addirittura organizzazioni governative come il Dipartimento di Salute degli USA.

Il Post avrebbe individuato gli annunci sui profili di Andrew Anglin e Patrick Casey: il primo è editor di un sito web neonazista, mentre il secondo in precedenza guidava il gruppo nazionalista Identity Evropa. Il precedente management di Twitter li aveva bannati nel 2013 e 2019, ma i profili sono stati ripristinati a seguito dell’amnistia voluta da Musk. Lo stesso quotidiano spiega anche che le pubblicità sarebbero state viste accanto a post di suprematisti bianchi.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è immediatamente corso ai ripari ed in risposta ad una richiesta arrivata dal Washington Post ha annunciato che ritirerà le pubblicità in quanto visualizzato su “account Twitter non coerenti con i nostri valori”. USA Today invece ha affermato che avrebbe contattato Twitter per chiedere lumi.

Da alcune verifiche effettuate da The Verge è emerso che a seguito della segnalazione le pubblicità non sarebbero più presenti sulle pagine in questione, ma non è chiaro se Twitter abbia preso provvedimenti.