Senigallia, non assunta perché nera: perde lavoro in casa di riposo

Cronaca

Un'aspirante operatrice socio sanitaria di origine senegalese non ha avuto il contratto dopo gli insulti e le battute razziste di alcuni anziani: "Non ci piaci sei nera". La donna: "Mi hanno detto che il colore della mia pelle infastidiva"

Non ha avuto il lavoro a causa del colore della pelle. Fatima, 40 anni, di origine senegalese quest’estate avrebbe dovuto occuparsi dei servizi ausiliari nella casa di riposo Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia. Da due giorni era in prova, ma si è vista sfuggire la stipula del contratto per le lamentele e i commenti razzisti di alcuni anziani. "Mi hanno chiesto la documentazione per stipulare il contratto", ha detto all'Ansa: "Poi mi hanno detto che non si poteva fare e non per questioni lavorative, ma per il colore della mia pelle che, a loro dire, avrebbe infastidito alcuni anziani".

"Non ci piaci sei nera"

“Da una nera non mi faccio toccare” avrebbe infatti detto un’ospite a quanto riferisce Mario Vichi, presidente della Fondazione Mastai Ferretti. L’Opera Pia, tramite la Cooperativa Progetto Solidarietà, stava organizzando come garantire le attività di pulizia e i servizi ausiliari della struttura durante il periodo estivo. Fatima, madre di due bimbi che vivono in Senegal, dopo alcune giornate di lavoro, a seguito delle critiche e dei commenti razzisti non ha avuto il lavoro. La Cooperativa ha deciso di non confermarla nella Casa di riposo e di  "inserirla in un'altra realtà meno ostile". Alla donna è stata trovata un’altra occupazione ma sul caso è scoppiata la polemica, sollevata dal Corriere Adriatico. Ma Fatima non ci sta: "Quando sono andata lì, non ho mai ricevuto alcun tipo di commento razzista, anzi dopo soli quattro giorni gli anziani mi riconoscevano e mi chiamavano per nome. A mio avviso qualcuno non si è comportato in modo leale".

Il direttore dell'Opera Pia: "Non siamo razzisti"

“Non è nello spirito dell’Opera Pia discriminare, da noi lavorano persone di sette, otto nazionalità diverse e abbiamo più di 15 dipendenti di colore” ha dichiarato Mario Vichi che parla di un cortocircuito di comunicazione tra l’Opera Pia e la Cooperativa. Il presidente dell’Opera Pia assicura che prenderà provvedimenti insieme alla Cooperativa ma precisa: “Hanno deciso senza informarmi ed è nata questa situazione spiacevole ma dobbiamo anche rispettare gli ospiti della casa di riposo, alcuni sono molto anziani o malati e non possiamo rimproverarli per quello che dicono”.

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