Parrocchia di Rimini nega i funerali a Zanza, la famiglia protesta

Cronaca
Maurizio Zanfanti (Ansa)
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Il parroco di Regina Pacis ha rifiutato di celebrare le esequie nella chiesa vicina alla casa di Zanfanti, per evitare il clamore mediatico. L’ultimo saluto al playboy, morto per un malore, si terrà quindi nella cappella del cimitero monumentale, il 29 settembre

I funerali di Maurizio Zanfanti, soprannominato “Zanza”, non si terranno nella parrocchia vicino a casa sua a Rimini. Il parroco di Regina Pacis, don Raffaele, ha rifiutato di celebrare l’ultimo saluto al "re dei vitelloni" riminesi, morto il 26 settembre a 63 anni, per via di un malore, mentre era in compagnia di una 23enne. Così le esequie sono state organizzate altrove: si terranno alle 15 di domani (29 settembre), nella chiesa del cimitero monumentale di Rimini, come scrive il Correre di Romagna

Famiglia di "Zanza": "Stupiti, chiederemo spiegazioni a Curia"

Come scrive la stampa locale, don Raffaele avrebbe scelto di non celebrare il funerale di Zanfanti per paura del "clamore mediatico" che la cerimonia avrebbe potuto sollevare. La zia del “re dei playboy”, ha detto al Resto del Carlino che la famiglia è stata avvertita dall’agenzia di pompe funebri del cambio di chiesa: "Restiamo molto stupiti e amareggiati per questa vicenda. Chiederemo spiegazioni alla Curia", ha aggiunto.

Il malore mentre era appartato con una donna

"Zanza" è morto nella notte tra il 25 e il 26 settembre, dopo che si era appartato con una escort dell’Est Europa, di quasi 40 anni più giovane di lui, in una zona di Rimini dove possedeva un terreno agricolo. Sarebbe stata poi la donna a chiamare i soccorsi quando Zanfanti ha accusato il malore che gli è stato fatale. Il “re dei vitelloni” era diventato famoso negli anni ’70, sulla riviera romagnola, quando i locali notturni erano affollati da turiste straniere. Come aveva dichiarato lui stesso in un’intervista, vantava una media di 150-170 amanti a stagione. E la sua fama, in poco tempo, aveva raggiunto anche l’estero.

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