Milano, detenuto a rischio radicalizzazione: sarà sorvegliato speciale

Lombardia
Foto di archivio (LaPresse)

Il 23enne si trova in carcere perché ritenuto l'autore di otto rapine. Nel corso della sua detenzione è stato protagonista di tre episodi di violenza, in uno di questi urlò: “Sono nato martire e morirò martire. Allah Akbar" 

Bellal Badr, 23 anni, ritenuto essere un rapinatore seriale, è stato raggiunto da un provvedimento di sorveglianza speciale che si attiverà al termine della sua condanna, prevista per settembre 2019, perché ritenuto “a rischio di radicalizzazione”. Il giovane è stato protagonista di tre episodi violenti avvenuti tra le mura del carcere.

Gli episodi di violenza

Il primo è avvenuto nel settembre 2017. Il 23enne si è attardato nel cortile al momento del rientro dall'ora d'aria, quando la guardia gli si è avvicinata l'ha colpita con un pugno e ferita al volto con una lametta. Il giorno successivo, invece, mentre le guardie soccorrevano un altro detenuto che si era infortunato, ha preteso che nella sua cella venisse installato un televisore, al rifiuto ha aggredito le guardie e dato fuoco ad alcuni stracci, urlando: "Italiani di m... questa è la considerazione che avere di noi. Vi ammazzo tutti, sono nato martire e morirò martire. Allah Akbar". Nel 2018, infine, assieme a tre compagni di cella ha ferito 11 agenti utilizzando bombolette spray e accendini.

Rischio radicalizzazione

Il giovane, ha riferito la questura, ha padre egiziano e madre tunisina ed è nato a Milano e ha cittadinanza italiana. Il provvedimento del tribunale di sorveglianza fa riferimento alla sua attività di rapinatore, otto i colpi accertati, ma la polizia ha sottolineato che è ritenuto un soggetto "dalla potenziale radicalizzazione" a causa della frase urlata nel corso dell'aggressione in carcere nel 2017.

Il passato del 23enne

La sua storia criminale inizia nel 2013, quando ancora minorenne picchia e rapina una ragazza rubandole il cellulare. Nel 2015 è stato bloccato mentre tentava di rubare un martello pneumatico all'interno di un cantiere. Nel 2016, dal 17 febbraio al 3 marzo, ha commesso 7 rapine a farmacie e profumerie di Milano. Il giovane avrebbe messo a segno i colpi assieme a un complice, rimasto ignoto, ed era armato di coltello e spranga. Il 23enne è stato preso, grazie al sistema della polizia 'Key Crime', mentre tentava di realizzare l'ottava.

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