Gilet gialli, dopo il sabato di guerriglia Macron parlerà alla nazione

Mondo
Foto Getty Images

Durante le proteste di sabato in Francia sono state fermate oltre mille persone. Parigi risponde ai tweet di Trump sulla protesta. Il presidente, ha annunciato l'Eliseo, farà un discorso al Paese lunedì alle 20: potrebbe annunciare misure per far calare la tensione

Potrebbe arrivare lunedì la risposta che i gilet gialli chiedono da settimane a Emmanuel Macron. L’Eliseo, infatti, ha comunicato che il presidente francese "si rivolgerà alla nazione" domani, lunedì, alle ore 20. Secondo anticipazioni di stampa, Macron potrebbe annunciare misure volte a far calare la tensione nel Paese, anche alla luce del fatto che una risposta diretta del presidente era proprio una delle richieste del movimento. Ieri sera il presidente si era limitato a un tweet in cui ha ringraziato le forze dell'ordine impegnate sul territorio "per il coraggio e l'eccezionale professionalità". Intanto stanno lentamente riaprendo negozi, musei, monumenti e altri luoghi pubblici a Parigi dopo la manifestazione dei gilet gialli dell'8 dicembre, per il quarto sabato consecutivo. In tutta la Francia, secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno, ieri sono scese in strada 136mila persone di cui ne sono state identificate 1.723 e fermate 1.220. E nel quadro erano entrati anche gli Usa, con il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, che ha invitato il presidente americano Donald Trump a non immischiarsi nella politica interna francese.  Il tycoon aveva commentato, con una serie di tweet, le manifestazioni dei gilet gialli in Francia. La risposta del capo del Quai d'Orsay alla tv LCI è stata secca:"Io dico a Donald Trump, ma anche il presidente Macron glielo dice, noi non ci immischiamo nei dibattiti americani, lui ci lasci vivere la nostra vita di nazione".

Gli scontri in Francia

Ieri si sono verificati numerosi scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Gruppi di contestatori hanno lanciato petardi e oggetti contro la polizia che ha risposto con gas lacrimogeni. Il bilancio del ministro dell'Interno Christophe Castaner è di 118 feriti, tra cui 17 poliziotti e gendarmi. A Parigi hanno manifestato circa 10mila persone (c'era anche l'attrice Uma Thurman). In tutta la Francia oltre mille persone sono state perquisite e identificate. Durante i controlli sono state sequestrate "armi, bottiglie molotov e spranghe di ferro". Per alcune ore alcuni gilet gialli hanno bloccato la frontiera franco-italiana di Ventimiglia: dopo aver intonato la Marsigliese e l'Inno di Mameli i manifestanti si sono allontanati.

La risposta a Donald Trump

"Noi da parte nostra non facciamo considerazioni sulla politica interna americana e ci piacerebbe che fosse reciproco", ha affermato il ministro degli Esteri francese riguardo ai tweet del presidente americano che ieri aveva parlato di un "tristissimo giorno" a Parigi collegando ancora una volta la manifestazione dei gilet gialli con l'accordo sul clima: "I manifestanti scandiscono 'vogliamo Trump'. Io adoro la Francia". Le Drian ha smentito in modo netto il post del tycoon: "Per quanto ne so io i gilet gialli non hanno manifestato in inglese e, per dirla tutta, le immagini apparse negli Stati Uniti in cui si sentiva 'We want Trump' erano state girate a Londra durante una visita di Trump diversi mesi fa".

Sondaggi, gilet gialli in una lista prenderebbero il 12%

Intanto, secondo un sondaggio IPSOS, se i gilet gialli si lanciassero nelle elezioni europee con una propria lista, raccoglierebbero il 12% dei voti e diventerebbero il quarto partito in Francia. Dall'analisi pubblicata oggi da Le Journal du Dimanche, ampiamente al primo posto alle europee c'è la lista de La Republique en Marche con i centristi del MoDem, con il 21%. Staccato, al secondo posto, il Rassemblement National di Marine Le Pen con il 14%, quindi i Verdi di Europe Ecologie con il 13%. Seguirebbero poi i "Gialli", la destra dei Republicains e la sinistra radicale de La France Insoumise, entrambe con l'11%.

Mondo: I più letti