L’opposizione M5S e di centrodestra: “Ma è stato un concerto, o un comizio?”

 

Vercelli – “Ma è stato un concerto, o un comizio?”. Alcuni dei consiglieri comunali che avevano firmato la lettera aperta al sindaco Maura Forte affinché venisse sospeso il concerto di Ferragosto in parco Kennedy per rispetto alle vittime di Genova hanno convocato una conferenza stampa questa mattina – in sala gruppi – per attaccare lo svolgimento del concerto, che si è svolto ugualmente. Sotto accusa il sindaco di Tricerro, Ezio Borgogna, che a detta dei consiglieri di minoranza vercellesi, prima di cantare e suonare (è il front-man della “Free Music Band” che si è esibita quella sera)  ha tenuto “un vero e proprio comizio” e la sindaca di Vercelli, che ha consentito il “comizio” del suo collega, che non ha preso le distanze dalle parole di Borgogna (molti critico contro chi non voleva l’evento) e che non ha neppure commentato le successive parole dell’assessore Emanuele Caradonna, il quale aveva affermato: “La vostra presenza qui è la risposta a qualche imbecille”. 

E se sulla parole di Caradonna è stato poi lo stesso assessore a fare chiarezza con un messaggio su Facebook  (“La mia frase non era assolutamente rivolta ai firmatari della lettera al sindaco”), sulla performance di Borgogna, i consiglieri comunali di opposizione (Michelangelo Catricalà, Alessandro Stecco, Maurizio Randazzo ed Enrico De Maria) sono stati taglienti. Durissimo, in particolare il giudizio del capogruppo di Lega Nord Stecco: “Il sindaco di Tricerro si vergogni e non osi mai più venire a fare un comizio a Vercelli in una manifestazione pagata dai cittadini vercellesi. I comizi vada a farseli nel suo paese”.

Ma durissimo anche il giudizio su Maura Forte, che ha consentito l’improvvisato, e “del tutto fuori luogo”, intervento del sindaco di Tricerro, sprezzante verso alcuni soggetti non meglio specificati, “che dovrebbero vergognarsi di esistere”, ma estremamente elogiativo nei confronti del primo cittadino di Vercelli. Hanno detto all’unisono Stecco, Randazzo, De Maria e Catricalà: “La Free Music Band era stata assoldata dal Comune, dietro un commesso di 1220 euro lordi, per cantare e suonare, non per attaccare persone e giornali e per esibirsi in un clamoroso elogio pubblico alla sindaca di Vercelli”.

Duro, nonostante la precisazione dell’interessato, anche il commento su Caradonna “che, come assessore al Decoro Urbano e ai Cimiteri non aveva alcun titolo a parlare, specie quando aveva già preso la parola il sindaco”.

Hanno concluso i consiglieri comunali di opposizione: “Non solo la sindaca non tenuto conto della nostra esortazione, ma la serata, già deprecabile, almeno a nostro avviso, è poi sconfinata in qualcosa di inaccettabile. Ci auguriamo che fatti del genere non debbano mai più ripetersi”.

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