18 aprile 2019 - 13:12

Torino, il narcos era un predicatore evangelico: arrestato

Ambrose Uche, alias People, viveva a Barriera di Milano: si occupava delle spedizioni di droga e dei pagamenti attraverso Western Union

di Massimo Massenzio

Torino, il narcos era un predicatore evangelico: arrestato Il predicatore in arresto
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TORINO - Un agente della polizia romena, sotto copertura, ha permesso agli agenti della squadra Mobile di sgominare un’organizzazione criminale che importava in Italia. In manette è finita una cittadina malese di 48 anni e un 40enne nigeriano, soprannominati Ruth e People, ritenuti i referenti torinesi del gruppo. Ambrose Uche, alias People, viveva a Barriera di Milano, era arrivato in Italia con regolare permesso di soggiorno, ed era un «insospettabile» predicatore in una chiesa evangelica torinese. In realtà, secondo gli inquirenti, sfruttava il suo ruolo per non attirare sospetti, ma si occupava delle spedizioni di droga e dei pagamenti attraverso Western Union. Ruth, clandestina, era incaricata del reclutamento dei corrieri, quasi tutti romeni e con passaporto comunitario. L’attività investigativa, coordinata dal dirigente della squadra Mobile Marco Martino, è nata da un’operazione parallela condotta dalla polizia romena. Nell’ambito di quell’indagine era stato arrestato un cittadino romeno che ha permesso agli investigatori di individuare a Torino la base operativa di un’organizzazione in grado di movimentare ingenti quantitativi di stupefacente in tutto il mondo.

La banda era operativa sin dal 2010 e importava la droga da Brasile e Sud Africa. Grazie alla collaborazione fra la Dda di Torino e l’autorità giudiziaria romena è stato possibile far arrivare arrivare a Torino un poliziotto romeno che si era già infiltrato nel «giro dei corrieri». L’agente avrebbe dovuto trasportare a Francoforte una partita di droga in arrivo da San Paolo, ma all’ultimo momento il viaggio è saltato a causa del sequestro di un chilo di eroina purissima. A quel punto la Procura di Torino ha deciso di emettere un provvedimento di fermo nei confronti di Ruth e People, già convalidato dal gip. «Gli arrestati appartengono a quella zona grigia di personaggi anonimi che difficilmente sarebbero stati individuati senza la collaborazione tra l’autorità giudiziaria romena e italiana – ha spiegato Martino – I corrieri venivano pagati poche centinaia di euro ed erano a seconda del rischio. Alcuni trasportavano anche 120 ovuli nello stomaco, mentre altri utilizzavano il vecchio sistema della valigia col doppiofondo».

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