la polemica sull’antisemitismo
Torino Jazz Festival, la Lega contro il concerto di Atzmon: «È antisemita». Ma Li Calzi: «Il live confermato»
Il capogruppo della Lega in Sala Rossa Fabrizio Ricca aveva chiesto di annullare l’esibizione per via delle posizioni critiche del jazzista sullo Stato di Israele. Il co-direttore della kermesse: non scegliamo gli artisti in base alle idee politiche
«Gilad Atzmon è un grandissimo musicista, ha registrato album con artisti straordinari come Robert Wyatt e il suo concerto è assolutamente confermato». Giorgio Li Calzi, co-direttore del Torino Jazz Festival, risponde così alla richiesta del capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Torino Fabrizio Ricca di annullare il concerto in programma giovedì 2 maggio al Jazz Club. «Non possiamo impedire agli artisti di avere idee politiche», prosegue Li Calzi. «Non è quello il criterio con cui scegliamo i partecipanti al festival». Ricca aveva infatti chiesto che l’esibizione venisse annullata per le posizioni critiche del jazzista sullo Stato di Israele. «No all’antisemitismo sul palco del Torino Jazz Festival - le parole dell’esponente del Carroccio - Come Lega chiediamo che non sia permessa l’esibizione di chi fa propaganda anti-ebraica».
Atzmon
Cinquantacinque anni, nato a Tel Aviv e naturalizzato britannico, Atzmon è già stato in passato al centro di polemiche per le sue posizioni fortemente contrarie allo Stato di Israele. Ma il corto circuito tra la musica e le questioni politiche in Israele e Palestina è piuttosto frequente, con inviti reciproci al boicottaggio o alla censura artistica. Partendo da una posizione opposta a quella del consigliere leghista, nei giorni scorsi l’ex-Pink Floyd Roger Waters – storico sostenitore della causa palestinese – ha invitato Madonna a non partecipare come ospite vip all’edizione 2019 dell’Eurovision Song Contest, in programma a metà maggio a Tel Aviv.