20 marzo 2019 - 11:29

Vercelli si regala la Magna Charta: in mostra per la prima volta in Italia

Il documento del 1215 che pose le basi dello stato di diritto lascia Hereford in Inghilterra: un eccezionale prestito per celebrare gli 800 anni della basilica di Sant’Andrea. È legata alla figura del cardinal Bicchieri. Sarà esposta all’Arca

di Floriana Rullo

Vercelli si regala la Magna Charta: in mostra per la prima volta in Italia Un dettaglio della Magna Charta Libertatum
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VERCELLI - In gran segreto martedì è arrivata A Vercelli la Magna Charta che, per la prima volta ha lasciato la cattedrale di Hereford e sarà esposta da sabato all’Arca di Vercelli. «La Magna Charta. Guala Bicchieri e il suo lascito», mostra curata da Saverio Lomartire e Daniele De Luca, celebra gli 800 anni dell’Abbazia di Sant’Andrea e rende omaggio all’uomo che ha reso possibile la costruzione di uno dei primi edifici gotici d’Italia, il cardinale Guala Bicchieri, che destinò alla realizzazione del complesso monumentale le immense rendite ottenute per la sua attività di legato pontificio.

La firma della «Carta» da parte di re Giovanni Senzaterra La firma della «Carta» da parte di re Giovanni Senzaterra

La Magna Charta di Hereford è datata 1217, terza versione (dopo quelle del 1215 e 1216) di quello che è ritenuto da molti studiosi il primo documento fondamentale per la nascita del moderno stato di diritto. Guala Bicchieri, legato, alto prelato vercellese, dotato di grandi doti diplomatiche, legato pontificio alla corte inglese, in qualità di promotore del documento del 1215 pose il proprio sigillo sia nella versione che è stata poi revisionata nel 2016, sia nella riconferma della Carta esposta del 1217, protagonista della mostra.

La basilica di Sant’Andrea a Vercelli La basilica di Sant’Andrea a Vercelli

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