23 novembre 2018 - 13:17

Blu lancia il carburante per il tir che non inquina: un pieno di gas liquido

La Rete spa, dal 1986 gestore di circa 70 impianti, volta pagina. E lancia la prima insegna italiana di rifornimento a basso impatto ambientale

di Christian Benna

Blu lancia il carburante per il tir che non inquina: un pieno di gas liquido
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Tir ecologici e basso impatto ambientale. Il sogno No Tav e tutto a favore della gomma di Beppe Grillo diventa realtà in provincia di Torino. E a inaugurare il primo impianto del territorio di metano liquido (Lng) e biometano è il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, l’uomo che più si è speso in favore dell’infrastruttura ferroviaria ad alta velocità per il trasporto merci e passeggeri. Miracoli della logistica intermodale, dove tutto funziona se integrato, come nel meccanismo di un orologio, treno, mare e gomma, lunghe distanze e ultime miglio. Ieri a Beinasco, l’azienda torinese Rete spa, dal 1986 gestore di circa 70 impianti di carburante nel Nord Ovest, ha voltato pagina. E ha lanciato Blu: la prima insegna italiana di rifornimento a basso impatto ambientale.

Il benzinaio «senza benzina» distribuisce ai camion gas metano liquido stoccato a basse temperature e nel caso del biometano ottenuto da scarti agricoli. «Le grandi aziende scelgono i fornitori per il trasporto merci in base all’efficienza energetica e all’impatto ambientale», spiega Teseo Bastia, amministratore delegato di Rete Spa. «Ad oggi però manca un network adeguato di rifornimento, e non solo a Torino. Con il risultato che tante aziende di trasporto non investono in nuovi mezzi per mancanza di infrastrutture». Rete spa è una Pmi che vuole diventare grande inseguendo i percorsi della green economy. Con un investimento di sei milioni di euro aprirà altre stazioni a San Mauro Canavese, Poirino (già operativa), Novara, Milano e anche in Liguria, dove mancano distributori. Proprio ieri nel suo blog Beppe Grillo indicava a modello la Svizzera che, dopo aver puntato sulla ferrovia per il trasporto merci, ora sostiene lo sviluppo di Tir a impatto (quasi) zero: elettrici e a idrogeno. Una prima risposta al trasporto su gomma green arriva da Torino. Che aprirà il suo punto di rifornimento dietro casa del padre dei 5stelle Lng tra Vado e Savona. «La logistica — ha detto nel suo intervento Sergio Chiamparino — è una delle industrie del futuro, quella che valorizzerà le merci. Se riuscirà a distribuirle in modo sostenibile.

I mezzi di trasporto non sono in competizione fra loro, ma devono integrarsi: alta velocità ferroviaria, strada, mare, in un sistema interconnesso. Questa è l’intermodalità a cui anche il Piemonte aspira». La svolta verde di Rete Spa, che si doterà anche di colonnine elettriche, per il rifornimento delle vetture ibride e a Kwh (Tir elettrici ancora non se ne vedono su strada), ha fatto il pieno anche di clienti. Ieri Carrefour ha annunciato che amplierà la sua flotta di tir Lng dedicato al Nord Ovest.E ha ordinato una ventina di mezzi pesanti a Iveco, la società ha battuto per prima la strada del gas liquido con i modelli Stralis, che viaggiano fino a 1.000 km con un pieno grazie ai serbatoi criogenici. «Le nuove normative sull’inquinamento hanno messo fuori gioco gli Euro 2 ed Euro 3. E ci attendiamo un ulteriore stretta — spiega Bastia — La tutela dell’ambiente impone un cambio di passo. Con Blu intendiamo garantire un servizio a tutto il trasporto eco-sostenibile». Tra i clienti di Blu ci sarà anche Ikea, la multinazionale svedese che ha sposato la linea verde dei trasporti. Il prossimo passo è il biometano, prodotto in «casa». Gas realizzato grazie agli scarti agricoli per mettere su strada il primo esempio di economica circolare.

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