21 settembre 2018 - 09:47

Il ritorno di Pasquaretta consulente di Beghin (M5S): «Vivo tra Roma e Bruxelles»

L’ex portavoce di Chiara Appendino con l’europarlamentare

di Giulia Ricci

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La modalità è la stessa, cambia «solo» la persona da proteggere e a cui offrire i propri consigli. Con un nuovo taglio di capelli e in un completo elegante, ieri Luca Pasquaretta, ex portavoce della sindaca Chiara Appendino, è riapparso tra figure politiche e personalità di spicco della società torinese per l’inaugurazione di Terra Madre - Salone del Gusto. Questa volta, però, accanto a lui non c’era più la prima cittadina, bensì l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Tiziana Beghin. Così quella che sembrava una lenta discesa verso lidi sconosciuti, si è trasformata per Pasquaretta in una piccola scalata nel mondo politico a cinque stelle. Perché l’alessandrina Beghin, oltre a rappresentare i pentastellati tra gli scranni del Parlamento Europeo, è anche una delle papabili future candidate per la corsa alle regionali in Piemonte l’anno prossimo. A quanto dice lui stesso, Pasquaretta non ricoprirà il ruolo di suo portavoce o addetto stampa a tempo pieno, «è solo una delle consulenze per le quali mi sposterò tra Roma e Bruxelles», ha raccontato tra un’inaugurazione e un appuntamento al Lingotto. Parole che fanno pensare ancora una volta che Beghin, che non ha ancora espresso una sua posizione ufficiale in merito, abbia più voglia di ricandidarsi all’europee piuttosto che alle regionali, come in effetti già emerso nei giorni scorsi. Il suo nome è spuntato tra i possibili sfidanti alle regionali del governatore Sergio Chiamparino, insieme al consigliere pentastellato di Palazzo Lascaris Giorgio Bertola, perché particolarmente amata dagli attivisti e dal popolo del M5S, ma anche «via di mezzo» tra l’ala più nuda e pura del Movimento e quella più governativa. E anche se Appendino non si è mai pronunciata sulla questione e non ha mai espresso una sua preferenza tra Beghin e Bertola (candidato naturale del Movimento in quanto già consigliere regionale), è certamente da lei che arriva la «lettera di referenze» su Luca Pasquaretta all’europarlamentare.

La stessa che la sindaca ha mandato alla deputata e sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli, prima papabile nuova datrice di lavoro di Pasquaretta, che però per ora non sembra aver accettato di accogliere l’ex portavoce nel suo staff romano. L’ex uomo ombra dell’Appendino ha annunciato le sue dimissioni, divenute definitive il 3 settembre, ormai più di un mese fa. Ma il suo distacco da Palazzo Civico è stato lento e graduale. Prima, a maggio, la perdita del ruolo di «addetto alla comunicazione» di tutta la giunta, una decisione presa dalla sindaca per accontentare la maggioranza degli assessori comunali, che mal tolleravano il «pitbull» come lei stessa aveva definito Pasquaretta e ne chiedevano l’allontanamento da mesi. Su di lui si è poi abbattuta verso l’inizio di luglio la vera spada di Damocle, l’avviso di garanzia per la consulenza da cinquemila euro per il Salone del Libro, il secondo dopo il caso del maxi-schermo al Parco Dora per la partita di Champions. Da lì l’annuncio delle ferie e del ritorno in terra lucana, le polemiche per il suo ruolo nella comunicazione di Palazzo Civico durante le Olimpiadi, le dimissioni e il silenzio. Fino a ieri, quando Luca Pasquaretta è riapparso con un sorriso smagliante accanto a Beghin, ritrovando il ruolo perso nel parterre della politica a cinque stelle.

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