2 aprile 2019 - 19:54

Tav, il candidato governatore Cirio: «Non sarò in piazza il 6 aprile»

L’aspirante presidente del centrodestra si allinea alla posizione della Lega e attacca: «Manifestazione strumentale, io e Forza Italia non parteciperemo ma siamo pro-Tav»

di Gabriele Guccione

Tav, il candidato governatore Cirio: «Non sarò in piazza il 6 aprile»
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La Lega lo aveva già preannunciato: il 6 aprile non torneremo in piazza, insieme alla madamine Sì Tav, perché questa volta si tratta di «una manifestazione strumentale, organizzata per permettere a Chiamparino di fare un comizio», aveva tagliato corto il segretario piemontese e capogruppo alla Camera della Lega, Riccardo Molinari. Ora anche Forza Italia, che aveva cercato di convincere gli alleati leghisti a cambiare idea e a prendere parte al corteo senza bandiere e simboli di partito, e il candidato del centrodestra alla presidenza del Piemonte, Alberto Cirio, si allineano sulla posizione degli uomini di Matteo Salvini e annunciano: «Sabato non saremo in piazza».

I motivi dell’assenza

Le motivazioni fornite da Cirio e da Zangrillo ricalcano quelle degli alleati leghisti. «La nostra posizione sulla Tav è nota e chiara: la Torino-Lione è un’opera fondamentale e va fatta – premettono Cirio e Zangrillo –. Siamo stati i primi a sostenere una petizione europea Sì Tav e a portare il presidente dell’Europarlamento Tajani in visita ai cantieri, la scorsa estate, quando ancora nessuno aveva iniziato a manifestare». E però, sottolineano, pur «rispettando tutte le persone che scenderanno in piazza sabato e chi, tra i nostri colleghi, sceglierà di farlo a titolo personale, siamo dispiaciuti che una giusta rivendicazione possa essere oggetto di strumentalizzazione».

«Chiamparino strumentalizza»

Il dito è puntato sulla partecipazione, annunciata a più riprese, con tanto di eventi pubblicizzati sul Facebook («Sabato 6 con il Chiampa», è il nome dell’appuntamento), del presidente uscente e candidato di centrosinistra Sergio Chiamparino. «Allo stato attuale e a due mesi dalle elezioni, di questo si tratta: una strumentalizzazione politica – sottolineano Cirio e Zangrillo – che divide il Piemonte invece di unirlo. Per questa ragione noi non saremo in piazza».

«I bandi sono partiti»

Del resto, evidenziano i due azzurri piemontesi, riconoscendo la posizione mantenuta sinora dalla Lega, «i bandi sono partiti, la procedura è in corso e noi continueremo a vigilare».

«Il centrosinistra candida i No Tav»

Per poi colpire lo sfidante di centrosinistra, accusandolo di essersi all’alleato con una lista di sinistra, Liberi Uguali e Verdi, dove figurano molti esponenti contrari all’opera. «Se c’è una cosa di cui i torinesi e i piemontesi dovrebbero stupirsi è che il presidente Chiamparino, che del Sì Tav ha fatto la sua bandiera elettorale – attaccano Cirio e Zangrillo – abbia aperto le proprie liste ad esponenti dichiaratamente contrari all’opera».

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