Riecco Pogba a Torino, gli amici lo aspettano per un kebab

«Tornare sarà un piacere. Torino è casa mia». Lo ha detto pochi giorni fa Paul Pogba, che oggi, martedì, arriverà con il suo Manchester United in città: mercoledì la sfida all’Allianz Stadium. La Torino dell’ex centrocampista della Juventus era un po’ diversa da quella solitamente frequentata dai calciatori. Un attico in un normalissimo palazzo nel quartiere Santa Rita, in via Filadelfia 106 con vista sullo stadio Olimpico «Grande Torino». Nessun ristorante esclusivo o locale à la page. La cena da Aydin, un kebab in Via XX Settembre, a pochissimi passi da Porta Nuova. Il dopocena al Copacabana, locale brasiliano nell’estrema periferia, zona Mirafiori Sud. «Paul era un cliente speciale – ricorda Diego, fratello del titolare Aydin -, ma allo stesso tempo un ragazzo normalissimo con un grande appetito». Il suo menu? Facile: pizza al kebab oppure il classico panino, purché completo di cipolla e salsa piccante. E zero alcolici, da buon musulmano.

«All’inizio non lo avevamo riconosciuto - prosegue Diego, tifoso di Juve e Fenerbahce -, poi una sera gli abbiamo tolto il cappellino e il suo stravagante taglio di capelli ha confermato tutti i nostri sospetti. Spesso veniva da noi con suo cugino oppure con il compagno di squadra Evra. Ma qui sono passati anche Anelka, Bonucci e di recente Rugani». Il «Polpo» arrivava a bordo di una Maserati Coupé blu elettrico. Più avanti, con la fama che lo precedeva, si accontentava di un kebab da asporto, allungato attraverso il finestrino della sua auto. «L’ultima volta lo abbiamo visto nel settembre del 2016, intorno a mezzanotte. Chissà che non torni mercoledì dopo la partita di Champions: qui un tavolo per Paul c’è sempre».