Torino

Torino, Fornero bacchetta Salvini: "Confronto in tv con lui? Prima voglio che studi un po' "

Elsa Fornero (ansa)
L'ex ministra del Welfare alla presentazione del suo libro al Collegio Einaudi critica anche Appendino: "Torino un po' ferma, capisco i vincoli di bilancio ma l'impressione è di stallo"
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"Un confronto con Salvini? Prima deve studiare un po' ". Così l'ex ministro Elsa Fornero a proposito delle dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini che si è detto disponibile a un confronto televisivo. "Sia Salvini sia Di Maio parlano per slogan - ha detto Fornero - sono poco preparati ad affrontare i problemi del Paese. C'è un grado di personalismo non appropriato a un governo democratico e in questo Salvini batte Di Maio 10 a 1. Suggerirei un po' di modestia, di preparazione e confronti non a suon di slogan", ha aggiunto Fornero a margine di un incontro al Collegio Einaudi di Torino in cui ha presentato il suo libro "Chi ha paura delle riforme".

Fornero ha anche parlato del ministro dell'Economia, Giovanni Tria: "Se si dimettesse saremmo allo sbando: anche nei momenti più difficili ci sono persone in cui si può riporre fiducia, e Tria è una di queste perché esprime concretezza e saggezza in un governo che sembra avere perso la bussola", ha aggiunto. "Ho apprezzato molto le parole di Tria che ha detto di avere giurato nell'interesse della nazione. Sono parole molto belle ed efficaci".

Poi una stoccata alle riforme economiche annunciate dal governo: "Rappresentano una controriforma che riporta indietro le lancette dell'orologio, come se non avessimo vissuto la grande crisi finanziaria del 2011. Nei momenti di maggiore sconforto penso che se avessimo lasciato intervenire la Troika forse il Paese avrebbe capito meglio il significato della crisi. Avrebbero però sofferto di più le persone più in difficoltà. Avrei voluto vedere Di Maio nel 2011 ordinare  ai tecnici di trovare le risorse che non ci sono e ai fondi pensione stranieri di comprare titoli del debito pubblico. Risorse che si potrebbero trovare cominciando a dimezzare gli assegni dei parlamentari".

Infine un giudizio sulla sua città e sulla sindaca 5 Stelle Appendino: "Torino è un pò ferma. Capisco i vincoli di bilancio, ci sono per tutti, ma l'impressione è di stallo. Apprezzo i toni pacati della sindaca ma vedo la sua difficoltà nell'amministrare una città avendo molte contraddizioni all'interno della sua maggioranza. Torino ha due grandi fondazioni bancarie che potrebbero essere degli interlocutori forti per un maggiore sviluppo e dinamismo della città".