Torino

Torino, Forza Italia in piazza per sostenere la Tav. Galliani: "Qui per dovere, una follia dire no"

Centinaia di manifestanti sotto il Comune. Messaggio di Berlusconi: "Sfida tra due visioni contrapposte dell'economia e della società"

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Qualche centinaio di manifestanti si è radunato in piazza Palazzo di Città per la manifestazione Sì Tav di Forza Italia. Militanti, parlamentari e consiglieri regionali azzurri stanno ascoltando gli interventi dal palco del coordinatore regionale Paolo Zangrillo, della capogruppo alla Camera Maria Stella Gelmini e del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani che in mattinata ha incontrato il commissario di governo Paolo Foietta. E' stato letto anche un messaggio dell’ex Cavaliere Silvio Berlusconi: "La battaglia per la Tav - ha scritto - è importantissima, perché si tratta di una infrastruttura decisiva per il futuro del Piemonte e delle altre regioni del nord. Ma è ancora più importante perché è una battaglia simbolica che vede contrapposte due visioni opposte dell'economia e della società".

In piazza anche il senatore - ed ex dirigente del Milan - Adriano Galliani. "La Tav va fatta - dice Galliani - è un'infrastruttura che serve al paese perché collega Torino al resto dell'Europa".
"Oggi ho sentito il dovere morale di abbandonare le cose che avevo da fare e venire qua  - aggiunge il senatore azzurro - Ieri ho fatto Roma-Milano in due ore e 50 minuti, oggi Milano-Torino in meno di un'ora. L'Alta Velocità ha unito l'Italia, non si capisce come ora si possa pensare di isolare il paese del resto del continente: non fare quest'opera è una follia dei grillini, ma siamo abituati alle loro follie".

Dal palco parlerà anche il sindaco di Chambery Michel Dantin, arrivato a Torino per testimoniare la vicinanza della Francia al fronte favorevole alla Torino-Lione.

Sulla necessità di investire sulle infrastrutture è intervenuto oggi anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviando un messaggio all'assemblea nazionale della Cna in corso a Milano: "Con una visione ampia e di lungo termine - ha affermato - bisogna investire nelle necessarie infrastrutture materiali e immateriali, incluse digitalizzazione, istruzione e formazione, fondamentali per acquisire capacità culturali adeguate nell'economia della conoscenza".