Torino

Il Pd piemontese e l'incubo delle primarie flop: al voto tra una settimana

Marino: data infelice ma ora lavoriamo per portare la gente alle urne

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A una settimana dal 16 dicembre, la data delle primarie che dovranno scegliere il nuovo segretario regionale del Piemonte, nel Pd cresce la paura che la consultazione si risolva in un flop. Il continuo tira e molla ha portato a scegliere una data infelice - nel pieno della corsa ai regali di Natale - che certo non contribuirà a trascinare frotte di persone ai seggi. In più si aggiunge la crisi del partito, tra continui colpi di scena, dalla rinuncia di Minniti all'incognita Renzi, che certo non aiuta a attirare l'attenzione su una data comunque importante.
Domenica prossima gli elettori Dem saranno chiamati a scegliere dopo nove mesi il successore di Davide Gariglio, dimessosi da segretario in coincidenza con l'elezione al Parlamento. Con la quasi certezza che nessuno dei tre candidati - Mauro Marino (renziano, ma con appoggi da parte di altre mozioni nazionali), Paolo Furia (orlandiano che sostiene Zingaretti) e Monica Canalis (che rappresenta l'area cattopop come precisa lei, intendendo per pop i popolari di don Sturzo) - raggiungerà la maggioranza per essere subito eletto. Così si avrà un supplementare all'antivigilia di Natale quando il direttivo regionale dovrà dipanare la matassa scegliendo tra i due più votati. Tuttavia, i tre contendenti sono impegnati in queste settimane in una campagna elettorale quasi nel silenzio che pero riunisce militanti nelle sezioni e nei circoli in cui si tengono gli incontri. Un segnale di ottimismo. E se Mauro Marino definisce la data del 16 infelice ma chiede di lavorare tutti insieme per portare più gente possibile ai seggi, la Canalis è meno pessimista pur sottolineando che "il nuovo segretario andava deciso prima, per concentrarci sulla campagna elettorale per le regionali con pieni poteri. Invece così le candidature per maggio finiscono per influenzare il voto di domenica prossima". "Ricostruire il Pd per rilanciare il Piemonte" è quanto si ripromette Furia. "Ricostruire e' la parola chiave - promette - ed è esattamente cio' di cui ha bisogno il Pd adesso. Deve essere ripensato".