Torino

Torino, nell'ex villaggio olimpico occupato il tour operator dei clandestini verso il nord Europa

La squadra mobile smantella l'organizzazione che gestiva i viaggi. Salvini: la centrale nell'ex Moi che stiamo sgomberando

1 minuti di lettura
Per un lungo periodo è stato il Moi di Torino la centrale operativa da cui passavano le tratte dei passeur pagati per portare i migranti verso i paesi del nord Europa. La squadra mobile di Torino, con la collaborazione  di altre squadre mobili italiane, della polizia francese e dell'Europol ha smantellato un'organizzazione che gestiva i viaggi. Venticinque persone sono indagate, 16 sono già finite in manette e cinque sono ancora ricercate.
"Era un'organizzazione potente, forte e sparsa in varie nazioni - commenta il questore Francesco Messina - Le misure cautelari sono state emesse pochi giorni fa, nonostante l'indagine fosse partita da tre anni, perché eiste ancora un concreto pericolo di fuga".

Il Moi era il centro delle due principali attività della banda, composta prevalentemente da somali: il traffico di  migranti e quello di sostanze stupefacenti. Al Moi, nell'aprile scorso, era stato arrestato Iss Adnan, considerato il capo dell'organizzazione. Nel suo alloggio, nella palazzina marrone, una di quelle non ancora sgomberate,  erano stati trovati oltre 20 chili di marijuana. Questo gruppo aveva studiato un sistema di pagamenti alternativo e non tracciato basato sulla fiducia: a pagare non erano direttamente i migranti ma i loro familiari che consegnavano i contanti ai trafficanti tramite money transfer. Gli stranieri che sbarcavano in Italia, quasi tutti dalla Somalia, trovavano assistenza fin dal loro arrivo nel centro di accoglienza, gli venivano forniti documenti falsi e diversi pulmini e taxi li prelevavano per trasportarli al nord. Il punto di raccolta era Torino, all'angolo con le palazzine occupate dell'ex villaggio Olimpico, o almeno così è stato fino a quando il Moi è stato considerato un porto franco sicuro per questo tipo di attività. Un viaggio poteva costare anche migliaia di euro per raggiungere Gemania, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito.

Oltre al traffico di  migranti e droga, gli indagati sono a vario titolo accusati anche di reati finanziari per il sistema bancario parallelo e illegale che avevano creato. Le indagini erano partite tre anni fa dal fermo di uno di questi passeur in Francia e parallelamente da un'operazione analoga a quella svolta dalla questura di Torino, avviata a Ragusa. 

Sulla vicenda è intervenuto il ministro dell'Interno Matteo Salvini: “25 indagati (quasi tutti somali), 11 arrestati e 5 ricercati: è il bilancio dell’operazione di Polizia che ha smantellato una organizzazione che gestiva l’immigrazione clandestina. La centrale operativa era l’ex Moi di Torino, occupato da immigrati dal 2015. Un’area che, dopo anni di incertezze, abbiamo iniziato a sgomberare: la libereremo completamente nei prossimi mesi. È l’ennesima prova che l’immigrazione irregolare è un business che va stroncato. Grazie alle Forze dell’Ordine, dalle parole ai fatti!”.