Torino

Doppio esposto contro le campane notturne, il parroco costretto a silenziarle dopo due secoli

Disfida dei rintocchi a Leinì: vince la residente. Stop ai suoni dalle 21 alle 7

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"Silenziate quelle campane". A Leinì è battaglia a colpi di esposto contro i rintocchi che anche di notte segnano le ore. Da due secoli, visto che la più antica delle cinque campane è stata costruita nel lontano 1812. Ma alla fine il parroco don Pierantonio ha deciso di arrendersi. Le campane di San Giovanni - tornate a suonare dopo un lungo restauro ai primi di dicembre - taceranno dalle nove della sera alle sette del mattino. Dieci ore di silenzio per evitare che il ricorso presentato da una residente ai vigili urbani possa prendere una piega più grave e finire magari in tribunale.  E soprattutto per evitare di dividere la comunità tra chi sta con il parroco e chi sostiene le ragioni di voler dormire in pace senza rintocchi che disturbino il riposo notturno. D'altronde la legge è dalla parte dei secondi: i regolamenti prevedono che le campane siano in funzione solo dalle 7 alle 20, tranne in occasioni particolari come la notte di Natale o la veglia di Pasqua. Ma c'è di più. Anche il Comune si è adeguato alla scelta del parroco e ha silenziato le campane del santuario della Madonnina. Così a Leinì ora i rintocchi notturni sono un ricordo.