Torino

Alessandria, parroco distrugge due preziosi confessionali dell'800:"Pensavo fossero tarlati"

Guai per don Ugo Dei Cas, 65 anni, sacerdote a Pontecurone che ha fatto diventare legna da ardere gli arredi sacri

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Due confessionali dell’ottocento, preziosi per il loro valore economico e ancora più per la loro testimonianza sono diventati legna da ardere. Non è un incidente ma una decisone di don Ugo Dei Cas, 65 anni, sacerdote della parrocchia di San Giovanni Battista di Pontecurone, lpiccolo paese dell’Alessandrino
Il parroco era convinto che quei due confessionali  - tutelati dalla Soprintendenza per i beni artistici -  fossero tarlati e quindi da buttare. Così, mentre nella chiesa sono al lavoro i restauratori del centro  di Conservazione e Restauro della Venaria Reale per dare nuova vita agli affreschi della Collegiata -  ha chiesto al suo viceparroco un aiuto e ha smontato i  confessionali consegnandoli a un parrocchiano che ne ha fatto legna da ardere. Soltanto adesso, quando  la Soprintendenza delle belle Arti gli ha fatto notare il danno, si è reso conto dell’errore e si è scusato. “Non era mia intenzione fare dei danni - ha spiegato - Superficialmente, facendo un po’ di riordino in chiesa, ho pensato di sistemare quei due confessionali e un armadio che erano tutti marci e fatiscenti”
 Ma questa giustificazione non lo ha tolto dai guai perché il suo caso è stato segnalato in procura e il parroco ora deve rispondere del reato di danneggiamento dei beni sacri.
La notizia è arrivata fino al vescovo e dopo questo episodio il vicario della diocesi, Monsignor Mario Bonati ha scritto una circolare inviata a tutte le parrocchie della diocesi di Tortona per spiegare, se ce ne fosse bisogno, che i beni delle parrocchie non si toccano e che dal 2005 sono tutti tutelati e quindi non possono essere spostati o distrutti senza autorizzazione. Al parroco toccherà ora risarcire il danno e il conto rischia di essere parecchio salato. “Mi spiace aver agito con leggerezza, ed essere finito nei guai per questo”, conclude don Ugo, arrivato nella parrocchia di Pontecurone a dicembre di due anni fa.