Torino

Tav, la Cassazione: la 'ndrangheta era interessata a lavori in Val di Susa

Il cantiere Tav 
L'inchiesta 'San Michele' della procura di Torino: sentenza di condanna diventata definitiva e depositata in questi giorni, a carico di otto imputati
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La 'ndrangheta era interessata a lavori di costruzione del Tav Torino-Lione in Valle di Susa: una vicenda già emersa nel 2014 durante l'inchiesta 'San Michele' della procura di Torino e ora certificata dalla Cassazione nella sentenza di condanna, diventata definitiva depositata in questi giorni, a carico di otto imputati.

Il processo (si tratta del troncone che si è svolto con il rito abbreviato) riguardava l'attività della 'ndrina di San Mauro Marchesato a Torino e nel circondario. La sentenza dedica un cenno a un tentativo di intimidazione ai danni di due proprietari di una cava ai piedi della Sacra di San Michele: l'obiettivo era evitare che sfrattassero un'azienda, la Toro srl, "vicina agli interessi della cosca nei lavori di costruzione della Tav Torino-Lione".
Il responsabile della ditta - condannato in primo grado in un altro filone del processo - nel 2011 aveva ottenuto in subappalto la posa dell'asfalto nel cantiere di Chiomonte.