Torino

Tav, le imprese torinesi pronte a dar battaglia. Chiamparino: "Governo incapace di decidere"

L'esecutivo Conte deciderà soltanto lunedì se bloccare i bandi della Torino-Lione. Il presidente del Piemonte: "Faremo tutte le pressioni possibili"

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Gli imprenditori piemontesi sono pronti alla mobilitazione nel caso in cui i bandi della Tav dovessero essere fermate. Le 33 associazioni delle imprese torinesi che animano il fronte del "sì" alla Torino-Lione lo hanno confermato, oggi, al termine di un incontro a Torino. "La mobilitazione - spiegano - coinvolgerà tutte le componenti del sistema rappresentato - imprese manifatturiere e dei servizi, di trasporto, edili, agricole, oltre che i loro lavoratori - sulla base delle possibilità proprie di ogni associazione e categoria produttiva". Le diverse scelte di mobilitazione, si precisa, "scatteranno sulla base delle decisioni anche relative ai bandi ad oggi bloccati". "Si auspica comunque - si dice ancora - nella capacità da parte del governo e delle istituzioni di tutelare gli interessi del Paese e del territorio".

La pubblicazione dei bandi è in bilico, il governo deciderà soltanto lunedì se bloccarli o meno, come ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa. "Il primo ministro ci ha spiegato a lungo che l’acqua calda può scottare", ironizza il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino. Che attacca: "Di fronte a questa palese incapacità del governo di decidere, è necessario che tutte le forze economiche, professionali, sindacali, civiche, che si sono mobilitate in questi mesi per la Tav, esercitino ogni pressione possibile. Credo anche che Telt lunedì debba valutare attentamente come corrispondere alle responsabilità che derivano dal mandato ricevuto”.

Eppure proprio i bandi sono "uno spartiacque imprescindibile. Se non dovessero partire siamo pronti a scendere in piazza per una grande mobilitazione", come evidenzia il presidente di Api Torino, Corrado Alberto. "Oltre alla mobilitazione che ci vedrà tutti uniti - ha continuato Alberto - ogni categoria penserà a mettere in campo delle iniziative. Il dibattito sul Tav deve restare in questo territorio". Sulla stessa linea d'onda il presidente dell'Unione industriale di Torino Dario Gallina: "Sabato incontreremo i parlamentari italiani ed europei per fare il punto della situazione. Non c'è molto tempo, è importante che i bandi vadano avanti e l'opera non sia messa in discussione".