Torino

Migranti a lezione di yoga, Salvini attacca il progetto del Piemonte: "Eh, sì, sono queste le priorità"

Matteo Salvini in una sorta di "posizione yoga" in Parlamento 
Il vicepremier su Facebook contro l'iniziativa della Regione a favore di chi rischia il permesso di soggiorno a causa del Decreto sicurezza
1 minuti di lettura
"Il Pd in Regione Piemonte offre lezioni di yoga agli immigrati 'colpiti' dal Decreto sicurezza. Eh sì, queste sono le priorità…...". E' questo il post sarcastico che il vicepremier Matteo Salvini ha pubblicato questa mattina sulla sua pagina Facebook, linkando l'articolo di Repubblica Torino che dà notizia di "Yoga for Refugees", l'iniziativa dei maestri di Yoga torinesi in collaborazione con Refugees Welcome Italia e con la Regione Piemonte che per domani organizzano una giornata di "yoga e confronto" in segno di solidarietà nei confronti di tutti coloro che rischiano di non veder rinnovato il permesso di soggiorno a causa del decreto Sicurezza.


Sotto il post sono comparsi in pochi minuti centinaia di commenti che hanno ben presto superato il migliaio, dal "Ecco, ora abbiamo toccato proprio il fondo, solo qui in Italia queste cose", a chi invoca più attenzione per i "closciar" (sic) italiani  "che dormono per terra".

A Salvini le insegnanti di yoga rispondono così: "Caro ministro, confermiamo il nostro impegno personale, sociale e civile per promuovere una reale politica di integrazione e accoglienza, che dia priorità ai diritti umani e alla dignità della persona in quanto tale. Vogliamo una società civile aperta, democratica, inclusiva e pertanto ribadiamo il nostro dissenso nei confronti delle recenti decisioni politiche riguardo al tema dei richiedenti asilo in Italia. La giornata di yoga del 9 marzo è gratuita e aperta a tutti e vuole ricordare non solo il diritto condiviso di accesso ad uno spazio sicuro e accogliente, ma anche l'urgenza di trovare luoghi di contatto tra cittadini e migranti, per ridiscutere priorità e possibilità insieme ai rappresentanti istituzionali e a Refugees Welcome".
 
All’appuntamento sono stati invitati i ragazzi africani della Cooperativa la Volpe e il Mirtilllo, che nel 2016 liberarono dal fango e detriti dell'alluvione il comune di Ormea e che ora, nonostante siano impiegati a mettere in sicurezza il territorio, a ripulire boschi e sentieri, rischiano di non poter più restare in Italia legalmente. Il Piemonte è stata la prima regione a presentare il ricorso alla Consulta contro il decreto sicurezza perché, impedendo il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari, avrà ripercussioni sulla gestione dei servizi sanitari e assistenziali che la Regione garantisce ai migranti.