Torino

Vertice Tajani, Meloni e Salvini, ma il candidato del centrodestra alla Regione resta congelato

Il leader leghista: ne parliamo dopo il voto in Basilicata

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Matteo Salvini non sembra aver cambiato idea, del Piemonte si parlerà  solo dopo le elezioni in Basilicata. L'incontro che si è svolto ieri  a Roma fra Antonio Tajani, Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Ignazio La Russa - Silvio Berlusconi assente - si è concluso senza  indicazioni sul nome del candidato per il Piemonte. Il ministro degli Interni, che con Giorgia Meloni si è intrattenuto sul tema delle alleanze e sulla necessità di ricompattare il centrodesra,  preferisce aspettare ancora prima di mettere in campo l'avversario che dovrebbe detronizzare Sergio Chiamparino. Forza Italia è costretta ad attendere ancora, non c'è il via libera definitivo sulla candidatura di Alberto Cirio e la Lega per ora  non vuole svelare le sue strategie e neppure i suoi dubbi, correre da sola o con Fratelli d'Italia oppure con l'allenza calssica che include anche Forza Italia.
Se il voto della Basilicata dovesse registrare ancora un calo dei consensi per Forza Italia, la strada scelta da Salvini potrebbe essere tentare la carta della candidatura dell'imprenditore e  presidente di Film Commission  Paolo Damilano.  L'incontro di ieri ha pertanto confermato le indicazioni arrivate lunedì da Salvini al consiglio federale,  quando ai suoi  il leader del Carroccio  ha detto che sul candidato piemontese non avrebbe preso alcuna decisione prima dell'esito delle regionali in Basilicata.