Torino

SI chiamerà Liberi, Uguali, Verdi: prove di unione a sinistra in Piemonte

Grimaldi: nasce un laboratorio a sostegno di Chiamparino

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Si chiamerà Liberi, Uguali, Verdi la nuova formazione politica che prova a unire alcune anime della sinistra piemontese in vista delle elezioni regionali del 26 marzo. Il consigliere uscente di Leu, Marco Grimaldi, ha dato l'annuncio ieri spiegando che "il simbolo e i nomi della lista verranno presentati a metà della settimana".
Nella formazione entrano a far parte esponenti della sinistra provenienti da Articolo1, Mdp e Sinistra Italiana. Tra i nomi dei promotori, quelli dello stesso Grimaldi e di altri due consiglieri della sinistra regionale, l'ex sindaca di Collegno Silvana Accossato e Walter Ottria (mentre la quarta esponente di Sinistra e Libertà, Monica Cerutti, si candiderà con Italia in Comune). A loro si uniranno esponenti dei Verdi europei, rinati negli ultimi mesi, come Tiziana Mossa e Lorenzo Bianco. L'obiettivo, spiega Grimaldi, "è quello di provare a riunire parti della sinistra finora in diaspora, far nascere un laboratorio civico e politico a sostegno della candidatura a presidente di Sergio Chiamparino. Non era un esito scontato. A livello europeo alcune delle forze presenti nella lista regionale andranno ciascuna per conto proprio. L'obiettivo, spiegano i promotori, è quello di "rappresentare tutti coloro che in questi anni si sono battuti per la giustizia sociale, l'inclusione, i diritti, contro il riscaldamento climatico. L'obiettivo è quello di una riconversione ecologica dell'economia e la messa in sicurezza del territorio". Su quest'ultimo punto in particolare si sofferma Grimaldi: "Le ragazze e i ragazzi scesi in piazza in tutto il mondo negli ultimi mesi nelle nostre città ci spronano a cambiare tutto prima che cambi il clima".
Un altro punto importante del programma è il sostegno alla scuola: "Vogliamo fermare l'unica emigrazione che ci spaventa, quella dei troppi giovani che dopo gli studi, per mancanza di opportunità e per assenza di stabilità, sono costretti ad andare all'estero".