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«È stata la mamma a portarla via con sé e a farla crescere lontano nel degrado»

LA DIFESAMalnutrita, costretta a vivere in una casa in condizioni igienico-sanitarie precarie, addirittura inserita in un contesto in cui si pratica la prostituzione. L’avvocato Michela Sabatini, che...

Federico Cipolla
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LA DIFESA



Malnutrita, costretta a vivere in una casa in condizioni igienico-sanitarie precarie, addirittura inserita in un contesto in cui si pratica la prostituzione. L’avvocato Michela Sabatini, che difende il sindaco di un Comune della provincia denunciato dall’ex compagna per averle portato via la figlia di 4 anni, descrive in modo drammatico l’ambiente in cui la bimba, secondo il padre, stava crescendo. «È stato il mio assistito, attraverso una collega di Bologna a chiedere al tribunale del paese in cui era trattenuta la bimba l’affidamento esclusivo della figlia. Non l’ex compagna», puntualizza il legale. Una versione dunque diversa da quella sostenuta dalla madre che ha denunciato il sindaco per sottrazione di minore. «In realtà la prima ad aver portato via la bambina è stata proprio la madre», spiega l’avvocato Sabatini. «Tutti e tre infatti risultano residenti in provincia di Treviso, e non esiste oggi alcun provvedimento che affidi la bimba alla madre in via esclusiva». Il quadro del legale tratteggia una situazione familiare complessa, una figlia nata da una relazione fuori dal matrimonio, seppur subito riconosciuta anche dal padre, e un tira e molla che portato la piccola per un anno e mezzo a vivere all’estero con la mamma. «È stato lo stesso papà ad autorizzare la madre a recarsi per un periodo all’estero con la piccola. Poi è andato a trovarla ogni 15 giorni, e ogni volta ha subito la minaccia dell’ex compagna: o mi dai del denaro o non te la faccio vedere», aggiunge l’avvocato. Da qui la denuncia per estorsione presentata dal sindaco ai danni dell’ex compagna. In quattro anni il padre avrebbe versato a favore suo e della piccola 70 mila euro, prima per un appartamento in un comune della provincia in cui vivere e per le spese di tutti i giorni, poi per il mantenimento all’estero. L’ultimo versamento risale al 23 luglio, quando il sindaco ha dato 5 mila euro all’ex compagna. Poi è seguita l’azione di forza. «L’ha riportata in Italia da parenti, fuori regione, con l’autorizzazione della ex, e l’ha pure invitata ad andare a trovarla. Ma», conclude il legale, «ha voluto farla uscire da un ambiente critico per la sua crescita. Ora sta bene e ha anche ripreso peso». —

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