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Il ministro Fontana stasera a Mogliano, sit-in di donne contro di lui

L’esponente leghista antiabortista in visita a Mogliano “Non una di meno” prepara un sit-in davanti al ristorante

Alessandro Bozzi Valenti
1 minuto di lettura
(ansa)

MOGLIANO. Il movimento “Non una di meno” di Treviso, a cinque giorni dalla Giornata contro la violenza di genere, scende in strada contro il ministro Lorenzo Fontana. Il vicesegretario della Lega e ministro per la Famiglia e la disabilità stasera sarà nella Marca ospite della circoscrizione di Mogliano. Raggiungerà i militanti leghisti all’osteria ristorante “Alla Sicilia-Casa Vian” di via Santi a Dosson.

i fischietti. È proprio a poca distanza dal ristorante, dove arriveranno anche Massimo Candura, Dimitri Coin, Mara Bizzotto, Riccardo Barbisan e Gianpaolo Gobbo, che il movimento trevigiano si farà sentire a suon di fischietti e musica nei confronti del ministro, passato più volte alla ribalta per le posizioni antiabortiste, pro-vita e vicine a compagini di estrema destra.

«Porteremo tutto il nostro dissenso in maniera pacifica, colorata e rumorosa» spiega Melania Pavan di “Non una di meno” Treviso, «ci sentirà cantare e gridare perché quelli tristi e grigi sono loro, leghisti e fascisti, che nel cosiddetto governo pentastellato stanno portando avanti una politica becera, patriarcale e razzista.

Tra il disegno di legge Pillon e il decreto sicurezza, ma per Fontana pure per le limpide posizioni radicali su aborto, diritti delle donne, Lgbt e richiedenti asilo, nonché per la vicinanza a Forza Nuova di Verona, stanno facendo guerra a tutto ciò che non è maschio e conservatore. Una figura del genere, a due passi dalla nostra città, non è assolutamente gradita».

la sicurezza. Una contestazione, quella di “Non una di meno”, che non dovrebbe arrivare in contatto con la base leghista, ma per la quale sarà probabilmente prevista la presenza delle Forze dell’ordine. Alle 19.30, mezz’ora prima dell’arrivo di Fontana a Dosson, il ritrovo di “Non una di meno” all’inizio del Terraglio, alla Casa dei beni comuni sotto al cavalcavia della stazione di Treviso.

«Il nostro obiettivo è quello di infastidire il ministro e tutti i leghisti» prosegue Pavan a nome del movimento trevigiano, «sarà un presidio simbolico, ma che intende ribadire che Fontana è una minaccia ai diritti di tutti». 

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