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Ginestra dei carbonai

Cytisus scoparius Link.

Originaria delle colline asciutte ed assolate dell’Europa meridionale, è una ginestra ampiamente diffusa nel nostro Paese. Si tratta di una pianta pioniera in grado di colonizzare terreni ingrati, costituendo una prima copertura arbustiva de terreno che apre la strada alla copertura arborea, anche grazie alla capacità di arricchire il terreno in azoto.

Dimensioni e portamento: arbusto eretto o in parte strisciante in caso di terreno in pendenza. Può raggiungere e superare i 2 metri in altezza e diametro. La caratterizzano una bella fioritura, che va da maggio a luglio, ed una grande rusticità. Per la messa a dimora si può valorizzare la bella fioritura scegliendo posizioni in primo piano o pendii, dove consente di coprire il terreno riducendo al minimo le manutenzioni.

Potature: con il tempo la ginestra tende a spogliarsi nella parte bassa mostrando il tronco e diminuendo le fioriture; per evitarlo si può effettuare una potatura sui rami dell’anno, che si recidono dopo la fioritura ad un terzo della loro lunghezza. Attenzione a non effettuare potature troppo drastiche, poiché la pianta potrebbe non ricacciare dalle porzioni di fusto troppo lignificate.

Temperatura ed esposizione: la ginestra dei carbonai cresce in luoghi incolti ed assolati, come le pendici argillose delle colline, i versanti montani ben esposti, le brughiere e le scarpate rocciose. Poiché teme la competizione con la vegetazione più alta (non si trova nel fitto di un bosco), è opportuno metterla a dimora in pieno sole. Si tratta di una pianta rustica, ovvero resistente alle basse temperature ed alle gelate, anche se le temperature ideali vanno da 0° a 20°C.

Esigenze idriche e terreno: la ginestra dei carbonai ha un apparato radicale abbastanza profondo, ed è resistente alla siccità una volta stabilizzata. Facile da coltivare, in natura è una pianta che ama le zone soleggiate dal terreno calcareo e ben drenato e che cresce bene anche dove l’acqua non abbonda. Teme i ristagni idrici