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Oriana Fallaci, lo scoop 35 anni dopo: il segreto mai svelato

Oriana Fallaci è stata una giornalista ma prima ancora un’attivista politica. Scomparsa nel 2006 all’età di 77 anni, la ricordiamo innanzitutto per la sua partecipazione alla Resistenza italiana. Era giovanissima e fu la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Una lunga carriera all’insegna della notizia e dell’informazione, non senza creare scalpore. Durante gli ultimi anni di vita fecero discutere le sue dure prese di posizione contro l’Islam, in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 a New York, città dove viveva. Della sua vita privata, invece, non sappiamo molto. Qualcosa di intrigante, però, ce lo ha rivelato un suo caro amico…

Paolo Nespoli, ex astronauta e funzionario dell’Esa, durante l’intervista di Pietro Chiambretti andata in onda con la prima puntata di CR4 del 2019 ha raccontato, tra le altre cose, del suo rapporto con Oriana Fallaci che ha definito “interessante”.

Pietro Chiambretti e le sue interviste a CR4 – La Repubblica delle Donne, non smettono di regalarci succosi gossip. Un po’ per il format del programma, un po’ grazie alla bravura del conduttore, in ogni puntata gli ospiti finiscono sempre per raccontare anche più del previsto. Questa è stata la volta di Paolo Nespoli, ingegnere, militare e astronauta. Classe 1957, è nato a Milano ma cresciuto a Verano Brianza. Dopo il diploma scientifico, dalla fine degli anni ’70 agli inizi degli anni ’90 si dedica alla carriera militare.

Proprio in questo frangente conosce Oriana Fallaci con la quale avrà un flirt. Giornalista inviata in Libano lei, all’epoca militare lui. “Nel 1983 facevo parte del contingente italiano”, spiega l’astronauta a La Repubblica delle Donne. “Per caso venni assegnato a lei per scortarla e tenerla al riparo da situazioni strane. Nacque un rapporto d’amicizia e fu lei alla fine di questa missione a farmi confessare il mio sogno segreto che non era fare il militare, bensì l’astronauta”

Un flirt. Anzi, “un rapporto interessante”, come lo ha voluto definire lui. La storia ormai risale a più di 35 anni fa. La giornalista fiorentina, morta nel 2006, consigliò a Nespoli di intraprendere la carriera tra le stelle. “Sì, fu lei a spingermi. Avevo 25 anni, non parlavo inglese, non avevo una laurea, sembrava sogno impossibile. Invece…”. Solo perchè Chiambretti lo incalza che lui ammette la liason: “Abbiamo avuto un rapporto interessante, era una donna molto intelligente”.

Paolo Nespoli: “Con Oriana amore e odio ma in orbita portai le sue poesie”

Di questa e altre storie della sua vita Paolo Nespoli aveva già parlato al Corriere della Sera. In quella occasione aveva raccontato degli inizi della sua carriera da astronauta e delle donne che all’epoca avevano influenzato le decisioni: sua madre e, appunto, Oriana Fallaci. Ne riportiamo un estratto.

Dicevamo di sua madre e del potere. Cosa c’entrano? 
«Mamma aveva fatto di tutto per mandarmi a lavorare come elettricista. Non aveva dimestichezza con il positive reinforcement, su cui mia moglie mi sta addosso. Era un continuo “tu non farai niente di buono, sei svogliato a scuola”. Non mi ha mai detto: “Sei bravo”».

Neppure quando è partito per lo Spazio? 
«Ai giornalisti che le chiedevano se era orgogliosa rispondeva: “Sì, sono contenta. Ma è sempre stato un mascalzone, me ne ha combinate di tutti i colori, tornava a casa con i pantaloni rotti…”».

Prese la maturità scientifica. 
«Litigai con il direttore della commissione. I miei professori patteggiarono un 38. A quel punto ero veramente sbandato: la famiglia mi faceva sentire in catene, la scuola pure. Cominciai ingegneria senza convinzione. Dovetti fare la leva e scelsi la Scuola militare di paracadutismo a Pisa. Nel posto più repressivo dell’Esercito mi trovai benissimo, avevo tantissime sfide».

Andò in Libano e lì incontrò Oriana Fallaci. L’aiutò a realizzare il sogno di diventare astronauta. Cos’era per lei? 
«Una cosa complessa. Avevamo un rapporto poliedrico, multiforme, sentimentale, camaleontico. A volte diventava una relazione madre figlio, altre il contrario. Per lei sono stato compagno, amico. Era molto sola»

Non era una donna facile. 
«Non le ho mai dato ragione perché era Oriana Fallaci, come facevano gli altri. Però litigavamo, eccome. Era intrigante, stimolante, vulcanica, impossibile da gestire, a volte volevo buttarla dalla finestra».

A un certo punto Oriana non ha più voluto vederla. 
«Avevamo un obiettivo comune: per lei il libro Insciallah, per me gli studi a New York. Quando nel ’91 vinsi il concorso dell’Esa per addestrare gli astronauti a Colonia dovetti lasciare New York. Disse: se esci da quella porta non ti conosco più. Non pensavo che fosse seria. Non mi ha mai più voluto sentire».

Cosa ha provato quando è scomparsa, nel 2006? 
«Quando sono andato in missione sulla Iss la prima volta, l’anno dopo, ho portato a bordo due poesie che mi aveva dedicato: le ho fotografate con la Terra sullo sfondo».

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