Presepe vivente, la comunità: "Nostra Madonna nera è ragazza salvata da prostituzione"

"La gente del quartiere è con noi perché conosce bene il lavoro che facciamo con i senzatetto e contro la prostituzione. La ragazza che fa la Madonna è stata strappata al racket della prostituzione nel 2010: ora si è fatta una famiglia e lavora. E il Giuseppe del nostro presepe è un giovane italiano che ha fatto il suo percorso in comunità terapeutica per uscire dalla droga e ora ha scelto di fare il volontario". Così Luca Fortunato, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) e gestore della "Capanna di Betlemme" di Chieti, risponde alle polemiche sul presepe vivente organizzato dalla comunità: agli esponenti locali di Forza Nuova non era piaciuta la scelta di una Madonna con la pelle nera.

intervista di Jean Paul Bellotto - Radio Capital