Immigrati

Migranti, le Ong: "Nel Mediterraneo si muore ancora. Ma ora non c'è nessuno ad accorgersene"

Fabrizio Gatti, portavoce della Open Arms che insieme alla Sea Watch sono le ultime Ong rimaste attive nel Mediterraneo con operazioni di ricerca e soccorso, commenta l'attuale situazione delle morti di migranti in mare a margine di una conferenza stampa a Roma. "Nel Mediterraneo centrale attualmente non c'è un coordinamento dei soccorsi - afferma - e persino i mercantili evitano di passare per evitare i bracci di ferro nei soccorsi". E aggiunge: "Adesso si è ciechi e sordi perché non arrivano le segnalazioni sulle persone da soccorrere e queste continuano a morire". "E' vero che nel 2018 c'è stata una riduzione delle morti in mare, ma c'è stato un calo anche nelle partenze e in proporzione la mortalità aumentata", aggiunge Giorgia Linardi della Sea Watch. "Quindi le persone che riescono a scappare dall'inferno libico quando vanno in mare hanno una probabilità più alta di morire".
 
Video di Francesco Giovannetti