Era il 2 marzo 2018 quando l'ex candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, durante il suo ultimo comizio a piazza del Popolo, a Roma, prima del voto rivelava ai suoi sostenitori il decreto legge che avrebbe presentato durante il primo Consiglio dei ministri se fosse stato eletto. "E’ un decreto in tre punti", spiegava Di Maio. "Al primo punto dimezziamo lo stipendio ai parlamentari della Repubblica. Al secondo punto togliamo i vitalizi ai politici. E al terzo punto di questo decreto tagliamo 30 miliardi di sprechi e privilegi e li rimettiamo in aiuti alle famiglie che fanno figli, a chi perde il lavoro e ai pensionati", urlava il candidato M5s. "Queste sono nove pagine, nove pagine di decreto legge. Bastano 20 minuti di Consiglio dei ministri per approvarlo". A cento giorni di governo quel decreto non è mai stato presentato