"Benedetto": 40 anni dopo, le verità ancora non trovate sulla morte di un ragazzo comunista - seconda parte

Il 28 novembre del 1977, Benedetto Petrone fu barbaramente assassinato in piazza Prefettura a Bari. Il diciottenne militante comunista cadde vittima di un agguato fascista e - stabilì la giustizia- di una coltellata mortale infertagli da Pino Piccolo, unico colpevole riconosciuto che nel 1984, a sentenza definitiva, si suicidò in carcere. A ricordare quei giorni, seduti attorno al tavolo della casa di Porzia Petrone, sorella di Benedetto, si ritrovano Franco Intranò, sedicenne allora, che provò a salvare Benedetto rimanendo ferito da una coltellata, Arturo Cucciolla, punto di riferimento per i ragazzi che frequentavano la sezione del PCI di Bari vecchia, e Michele Laforgia che, al fianco di suo padre, seguì i processi di parte civile. Sono loro i testimoni della contrapposizione accesa tra comunisti e fascisti in quel periodo, di una città divisa in due, di un clima arroventato e di un caso che non ebbe mai tutti i colpevoli assicurati alla giustizia. Perché la verità è tutta ancora da cercare.

Videoracconto di Giuliano Foschini e Antonella Gaeta  
Filmmaker Maurizio Felicetti
Montaggio Simone Taddei