Stupri di guerra, Amal Clooney all'Onu: "La violenza sessuale è un'epidemia: la giustizia è l'antidoto"

"La risoluzione che prendete in considerazione afferma la preoccupazione per i lenti progressi nell'eliminazione degli stupri nei conflitti armati. Se questo organo non può prevenire la violenza sessuale in guerra, deve almeno punirla". Così Amal Clooney, moglie dell'attore americano George, durante una riunione del Consiglio di sicurezza Onu al termine della quale è stata approvata una risoluzione volta a combattere l'uso dello stupro come arma in guerra. "Invece di abbandonare la giustizia internazionale, dobbiamo difenderla - ha aggiunto l'avvocata e attivista - La giustizia non può avere una possibilità se le persone al potere, tra cui quelle sedute intorno a questo tavolo, non ne fanno una priorità". Seduta accanto ad Amal, la donna yazida vittima di violenza sessuale per mano dell'Isis, Nadia Murad, premiata con il Premio Nobel per la Pace e oggi ambasciatrice Onu.


Video: Reuters