Anello Ciclopedonale di Mera

Percorso / Bike
MTB

Anello Ciclopedonale di Mera

Percorso ciclopedonale ad anello che attraversa i punti più suggestivi e panoramici dell’Alpe di Mera, con vista Valsesia e Monte Rosa

Difficoltà: FACILE

Distanza: 4,3 km

durata media: 1,5 ore

PUNTO PIÙ BASSO: 1511 mt

PUNTO PIÙ ALTO: 1648 mt

dislivello: 136 mt

Descrizione percorso

Il percorso inizia di fronte all’arrivo della seggiovia Scopello-Mera, dove le indicazioni guidano verso l’Alpe Campo, inizialmente su strada asfaltata che attraversa il paese, poi su sterrato. Da qui inizia una graduale salita su sentiero fino al Pian d’Asnin. In questo punto il percorso 2A incontra il numero 2 (la ciclabile Mera-Meggiana-Rassa). I cartelli indicano di percorrerla nella direzione opposta e quindi al bivio di svoltare a sinistra in direzione del paese di Mera. Questo tratto è ampio, panoramico e quasi pianeggiante, fino a raggiungere il Boschetto, dove una rapida discesa riporta al punto di partenza.

Direzioni da seguire

Cartellonistica gialla con ciclista stilizzato e numero 2a dalla stazione della seggiovia fino all’Alpe Campo e al Pian d’Asnin. Cartellonistica gialla con ciclista stilizzato e numero 2 dall’incrocio Pian d’Asnin-ciclabile 2 Mera-Meggiana-Rassa (seguire le indicazioni in direzione opposta rispetto a quella indicata dalle frecce).

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CICLABILE da BORGOSESIA a VARALLO

Percorso / Bike
MTB

CICLABILE da BORGOSESIA a VARALLO

Percorso che unisce due centri principali della Valsesia, da Borgosesia fino a Varallo, capitale di arte e cultura.

Difficoltà: FACILE

Distanza: 17 km

durata media: 1,5 ore

quota PIÚ ALTO: 501 mt

quota PIÙ BASSO: 356 mt

dislivello: 176 mt

Descrizione percorso

Il punto di partenza ufficiale è in corrispondenza del cimitero di Borgosesia, dove è possibile parcheggiare l’auto nei due ampi piazzali. In alternativa è possibile partire dal centro città. Il percorso attraversa l’abitato di Caggi, percorre la strada nei campi di Rozzo e Caneto e si inoltra nel bosco dove incontra il percorso 4a Guardabosone-Borgosesia. I due percorsi in questo punto diventano uno, che dopo aver attraversato l’intero bosco, giunge alla periferia di Quarona nella zona delle Badia.

Attraversata la SP 8 ed il ponte pedonale della ferrovia, proseguendo verso nord, si giunge all’abitato di Quarona.

Da qui, seguendo i cartelli, si oltrepassa il campo sportivo e si giunge nell’abitato. Attraversata nuovamente la SP 8 si imbocca la strada per Cilimo dove dopo circa un km, le indicazioni invitano a svoltare a sinistra. Il percorso qui è un suggestivo ciottolato che affianca prima alcune cappellette e si inoltra poi nei campi fino a Pianpresello.

La carrozzabile che giunge da Civiasco (SP 78) conduce fino a Varallo, fino alla stazione di partenza della funivia del Sacro Monte, attraverso la parte più caratteristica della città di Varallo e le sue contrade storiche.

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CICLABILE da GUARDABOSONE a VARALLO

Percorso / Bike
MTB

CICLABILE da GUARDABOSONE a VARALLO

Da Guardabosone e Varallo, capitale della cultura in Valsesia. Il percorso coincide, nel tratto Vanzone-Varallo, con il numero 4

Difficoltà: facile

Distanza: 19 km

durata media: 2 ore

quota più alto: 501 mt

quota più basso: 364 mt

dislivello: 250 mt

Descrizione percorso

Dalla piazza di Guardabosone, il percorso scende ad Agnona attraverso la strada del Bocchetto, la attraversa e si dirige ad Isolella per poi superare la SP 299, il ponte sul Sesia e la SP 8. Da qui risalendo la stradina della vecchia stazione di Isolella si raggiunge l’abitato di Vanzone e si inoltra in un suggestivo bosco. dove si unisce con il percorso 4 Borgosesia-Varallo, con cui condividerà il resto della percorrenza. Dopo aver attraversato l’intero bosco, giunge alla periferia di Quarona nella zona delle Badia.Attraversata la SP 8 ed il ponte pedonale della ferrovia, proseguendo verso nord, si giunge all’abitato di Quarona.

Dopo un breve tratto lungo la SP 8, il percorso gira verso sinistra, e attraversando i rioni più interni del Comune, supera nuovamente il tunnel della ferrovia e prosegue scendendo sulla strada sterrata verso il Sesia. Una volta superato, passandovi sotto, il cavalcavia della SP 299, ci si inoltra nel bosco che porta alla zona industriale di Roccapietra.

Da qui, seguendo i cartelli, si oltrepassa il campo sportivo e si giunge nell’abitato. Attraversata nuovamente la SP 8 si imbocca la strada per Cilimo dove dopo circa un km, le indicazioni invitano a svoltare a sinistra. Il percorso qui è un suggestivo ciottolato che affianca prima alcune cappellette e si inoltra poi nei campi fino a Pianpresello.

La carrozzabile che giunge da Civiasco (SP 78) conduce fino a Varallo, fino alla stazione di partenza della funivia del Sacro Monte, attraverso la parte più caratteristica della città di Varallo e le sue contrade storiche.

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risaie ciclabili n.1 – Vercelli e dintorni

Percorso / Bike
Bici da strada

Vercelli – Montonero – sali v.se – Casalrosso – larizzate – Vercelli

Un percorso ideale per scoprire un’area di autentica bellezza che circonda la città di Vercelli: il mare a quadretti, un piacevole itinerario di 26 km per scoprire un’area di autentica bellezza a fondo la zona delle Risaie del Vercellese.

Difficoltà: facile

Distanza: 26 km

durata media: 2 ore

quota partenza: 58 mt

quota arrivo: 58 mt

dislivello: 30 mt

Descrizione percorso

Dalla stazione ferroviaria di Vercelli si svolta in Corso Gastaldi e si prende il cavalcavia in direzione di Biella. Alla rotonda girare a sinistra e uscire dalla città in direzione Olcenengo. Seguire le strade sterrate attraverso poderi e risaie, ritagliando del tempo per osservare le numerose specie di volatili che hanno fatto dei campi di riso parte del loro habitat. Continuando in direzione Montonero, area di notevole interesse storico, si entra nel centro abitato per poi proseguire verso il borgo agricolo di Sali Vercellese che conserva un antico castello rimaneggiato nel 900’.

Il percorso passa poi dalla piccola frazione di Casalrosso, per poi proseguire verso l’antico abitato di Larizzate. Durante la fase di rientro nella città di Vercelli, prestare molta attenzione al traffico presente nella zona industriale e in Corso Salamano. Lungo l’ultimo tratto seguire le piste ciclabili di Corso Palestro e Corso Italia fino a tornare al punto di partenza.

Periodo consigliato: primavera e autunno

Tipologia terreno: sterrato e asfalto

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risaie ciclabili n.2 – Vercelli e dintorni

Percorso / Bike
Bici da strada

Vercelli – sali v.se – Casalrosso – ASIGLIANO V.SE – PRAROLO – Vercelli

Un percorso ideale per scoprire un’area di autentica bellezza che circonda la città di Vercelli: il mare a quadretti, un piacevole itinerario di 47 km per scoprire un’area di autentica bellezza a fondo la zona delle Risaie del Vercellese.

Difficoltà: facile

Distanza: 47 km

durata media: 3 ore

quota partenza: 99 mt

quota arrivo: 99 mt

dislivello: 30 mt

Descrizione percorso

Dalla stazione ferroviaria di Vercelli si svolta in Corso Gastaldi e si prende il cavalcavia in direzione di Biella. Alla rotonda girare a sinistra e uscire dalla città in direzione Olcenengo. Dopo aver raggiunto Cascine Strà si prosegue verso il borgo agricolo di Sali Vercellese che conserva un antico castello rimaneggiato nel 900’. Il percorso passa poi dalla piccola frazione di Casalrosso, per poi proseguire verso l’antico abitato di Larizzate. Proseguendo verso Asigliano V.se, famoso per la secolare tradizione della “Corsa dei Buoi”, si attraversa la campagna vercellese costellata di campi e vecchie cascine.

Riprendendo la principale direttrice in direzione Prarolo, si prosegue verso Pizzarrosto per pochi km per poi svoltare lungo il fiume Sesia. L’ultimo tratto di percorso, prima di tornare in città costeggia il fiume che lambisce il capoluogo di Provincia regalando emozionanti scorci.

Periodo consigliato: primavera e autunno

Tipologia terreno: sterrato e asfalto

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risaie ciclabili n.3 – vercelli e dintorni

Percorso / Bike
Bici da strada

Vercelli – Larizzate – Carengo – Vercelli

Un percorso ideale per scoprire un’area di autentica bellezza che circonda la città di Vercelli: il mare a quadretti, un piacevole itinerario ad anello di 27 km che esplora a fondo la zona delle Risaie del Vercellese.

Difficoltà: facile

Distanza: 27 km

durata media: 2 ore

quota partenza: 90 mt

quota arrivo: 90 mt

dislivello: 30 mt

Descrizione percorso

In partenza dalla stazione ferroviaria di Vercelli, si seguono le piste ciclabili di Corso Italia, Corso Palestro e Viale Rimembranza fino ad uscire dalla città, in direzione Cascina Vecchia, abbandonando l’asfalto e costeggiando le piste dell’aeroporto. Dopo aver raggiunto Cascina Torrione, lasciando lo sterrato, si raggiunge Cascina Boschine, attualmente utilizzata in parte dagli studenti dell’istituto agrario Ferraris di Vercelli per attività didattiche e di ricerca sul campo. Si attraversa poi la piccola frazione di Carengo, passando Cascina Aramino e successivamente Cascina Castellazzo e Cascina Ferla. Costeggiando la “roggia del molino”, si giunge nei pressi di Larizzate dove, imboccando via Nino Bixio, si può osservare la chiesa di Maria SS. Assunta. Da qui proviene un documento, datato 27 agosto 1493, che, per la prima volta, segnala la coltivazione del riso nel territorio vercellese. Nei dintorni della

città è situato un castello del XII sec. di cui, ad oggi, rimangono una porzione di muro e 2 torri. Dopo aver superato Cascina Varola, attraverso una strada erbosa che diventa sentiero, si passano prima Cascina Angossa, poi Cascina Angossetta. A poca distanza, Cascina Boraso, importante esempio di cascina del secolo XIX che nel 1932 diventa sede primaria della Stazione sperimentale di Risicoltura e delle Coltivazioni irrigue. Si rientra in città passando per Strada Olcenengo, per poi seguire Via Gran Paradiso, via Monviso fino ad incrociare C.so Giovanni Gastaldi e tornare al punto di partenza, in piazza Roma, zona stazione ferroviaria.

Periodo consigliato: primavera e autunno

Tipologia terreno: sterrato e asfalto

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risaie ciclabili n.4 – sulle strade del riso

Percorso / Bike
Bici da strada

Vercelli – Pizzarrosto – Pezzana – Caresana – Pezzana – Prarolo – Vercelli

Un percorso ideale per scoprire un’area di autentica bellezza che circonda la città di Vercelli: il mare a quadretti, un piacevole itinerario ad anello dicirca 40 km che esplora a fondo la zona delle Risaie del Vercellese.

Difficoltà: FACILE

Distanza: 44 km

durata media: 3 ore

quota partenza: 92 mt

quota arrivo: 94 mt

dislivello: 2 mt

Descrizione percorso

Dalla stazione di Vercelli seguire le piste ciclabili verso Corso Italia sino al Rione Cappuccini, proseguire poi in direzione Prarolo costeggiando l’argine del fiume Sesia tra pioppeti e risaie. Alla biforcazione, dirigersi verso Palestro per raggiungere le famose “chiuse”, una serie di salti con cui il fiume Sesia supera un dislivello di circa 10 metri. Passata la frazione di Pizzarrosto, continuare sino all’abitato di Pezzana. Superata prima Tenuta Valgioja e successivamente Cascina Bellincontro, si giunge a Caresana, famosa per la secolare tradizione della “Corsa dei Buoi”, condivisa con il vicino comune di Asigliano, che trova le sue origini nel 1236 e la cui origine viene oggi attribuita alla fase di ritorno al paese che seguiva la processione in onore di San Giorgio. Degne di nota anche la maestosa parrocchiale di San Matteo e la Chiesa di San Giorgio con la cappella della SS. Annunziata. Ritornando verso Pezzana, si

prosegue alla volta di Prarolo, sede di uno dei castelli meglio conservati del Vercellese risalente alla fine del XIV sec. Costruito dai benedettini dell’Abbazia di Santo Stefano di Vercelli è caratterizzato da una torre cilindrica e una quadrangolare con vistose caditoie. Una menzione di riguardo merita anche la Parrocchiale della Madonna dell’Assunta, ricostruita nel 1628 ed ampliata all’inizio del XX secolo, che contiene una tela settecentesca originariamente dipinta da Beaumont. Particolare poi la fontana pubblica dal getto incessante, anche nota come “chita mai”. Per il rientro a Vercelli, ripercorrere le piste ciclabili fino a tornare al punto di partenza.

Periodo consigliato: primavera e autunno

Tipologia terreno: sterrato e asfalto

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Risaie Ciclabili n.7 – dalle terre del riso alle terre del vino

Percorso / Bike
Bici da strada

VERCELLI- OLCENENGO-CASANOVA ELVO-BALOCCO ROVASENDA-GATTINARA-GHEMME-FARA NOVARESE-SIZZANO-SAN NAZZARO SESIA-VILLATA-VERCELLI

Difficoltà: media

Distanza: 17 km

durata media: 2 ore

quota partenza: 1411 mt

quota arrivo: 1741 mt

dislivello: 360 mt

Descrizione percorso

Dalla stazione ferroviaria di Vercelli si prende il cavalcavia di corso Gastaldi e si segue per Olcenengo e per Casanova Elvo, dove si possono ammirare il Castello, antecedente il XII secolo, e la maestosa Chiesa di S. Martino nella piazza principale. Si segue per Formigliana, prendendo del tempo per osservare il Massiccio del Monte Rosa che fa da cornice alle antiche cascine che si incontrano lungo la strada. Oltrepassando il torrente Cervo, si prosegue per Balocco, dove è possibile ammirare il Castello del XV secolo e la Chiesa di San Michele, al cui interno è conservato un trittico del Giovenone; si attraversano, quindi, rispettivamente i paesi di San Giacomo Vercellese e Rovasenda, per continuare fino a Gattinara. Una sosta qui è d’obbligo, per visitare la città e i dintorni, sulle cui colline si produce l’omonimo vino DOCG. Il centro città presenta importanti edifici storico-artistici, quali la Parrocchia di San Pietro, risalente all’epoca altomedievale e la Torre delle Castelle, che domina la città dalle colline circostanti.

Si continua il percorso attraversando il fiume Sesia e giungendo a Romagnano Sesia, passando alla sponda orografica di sinistra, entrando nel territorio delle colline novaresi. Qui in successione incontriamo Ghemme, Sizzano e Fara, regione collinare produttrice di ottimi vini DOC. Riavvicinandosi al Sesia, si superano Carpignano e Landiona, per arrivare ai comuni di Recetto e San Nazzaro Sesia che presentano, rispettivamente, il borgo storico con l’antico castello e la cinta muraria del XIII sec. e l’Abbazia dei SS. Nazario e Celso, esempio delle abbazie fortificate medievali, risalente all’XI secolo. Da qui si prosegue oltrepassando i comuni di Villata e Borgo Vercelli, per rientrare nella città di Vercelli.

Periodo consigliato: primavera e autunno

Tipologia terreno: asfalto

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ALAGNA – Val d’Otro

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero n. 203 val d’otro

Difficoltà: medio – semplice

durata media: 1 – 2 ore

quota partenza: 1191 mt

quota arrivo: 1664 mt

dislivello: 510 mt

Descrizione percorso

Questo percorso è uno dei classici e più amati dell’escursionismo in Valsesia. Raggiungi il paesaggio alpestre di Otro, di grande valore culturale e naturalistico, e godi della bellezza paesaggistica che questa splendida Valle è in grado di offrire!

L’itinerario ha inizio dal centro di Alagna, presso l’Unione Alagnese. Da qui si prosegue a sinistra sul sentiero lastricato che porta alla frazione Riale Superiore e, attraversata la strada carrozzabile, inizia il sentiero: la Olterstiga, ovvero la salita d’Otro. Poco dopo aver oltrepassato il casolare di Stiga e lasciato a sinistra il sentiero che scende alla Caldaia di Otro (Olter Chessi), si giunge ad una caratteristica fontana (che si trova nella biforcazione con il sentiero 203a per Dsender e i Laghi Tailly).

Si sale a destra, si supera una cappella e con numerosi zig zag si arriva alla splendida Conca di Otro, di fronte alla bella chiesetta di Follu, 1664m (totale circa 1h30).

È questo il primo dei caratteristici villaggi nell’altopiano di Otro. Brevi sentieri si dipartono dalla mulattiera collegando i villaggi di Follu, Felleretsch, Ciucche, Dorf, Scarpia e Weng. Il rifugio Zar Senni, subito dopo la chiesetta, offre ospitalità nella stagione estiva e durante molti week-end.
Proseguendo tra i villaggi e i pascoli si può raggiungere l’Alpe Pianmisura.

Come arrivare

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RIVA VALDOBBIA, Fraz. Sant’Antonio – Alpe Larecchio

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero n. 201a Peccia – Alpe Larecchio

Difficoltà: medio – facile

durata media: 2 ore

quota partenza: 1380 mt

quota arrivo: 1895 mt

dislivello: 515 mt

Descrizione percorso

Questo itinerario è una delle varianti che si trova sulla via per il Colle Valdobbia, che porta all’Alpe Larecchio, uno dei pascoli più belli della Valsesia. Il suo laghetto circondato dai larici e l’ampio pianoro attraversato dalla particolare serpentina creata dal passaggio del torrente Valdobbia, lo rendono una meta amata e affascinante, soprattutto durante la colorata stagione autunnale!

Per raggiungere il punto di partenza di questo itinerario, dal paese di Riva Valdobbia si percorre la strada carrozzabile asfaltata fino alla frazione Ca’ di Janzo, continuando poi sempre sulla strada (parzialmente sottoposta a limiti di transito, durante la stagione estiva) fino alla frazione di Sant’Antonio, dov’è possibile posteggiare l’auto (punto di arrivo della navetta estiva Ca di Janzo – Sant’Antonio).

Avviandosi a piedi sulla strada sterrata oltre le case e la chiesetta della frazione, si segue l’antico percorso per Aosta con il segnavia 201. Alla fine dello sterrato si giunge all’abitato di Peccia, con le sue caratteristiche case Walser e lo splendido laghetto. Continuando sul sentiero a destra che passa tra le casette, poco oltre la chiesetta dell’Oratorio di San Grato, si oltrepassa il vecchio ponte di epoca napoleonica (raggiungibile in circa un’ora da Sant’Antonio).

Si prende quindi il sentiero che a destra sale verso La Montata, 1638m, arriva poi alle due baite dell’Alpe Tecchiale, e sale alla cappelletta del Lancone, 1739m. Più su, all’interno del lariceto, si raggiunge il bivio con la mulattiera per il Colle Valdobbia, che si lascia sulla destra. Si prosegue quindi a sinistra lungo un buon sentiero nel bosco di larici che in breve porta all’Alpe Larecchio, 1895m (in totale 2 ore circa), splendido e suggestivo alpeggio, che ospita un agriturismo.

L’origine del nome deriva proprio dai numerosi larici che circondano l’alpe: uno di questi grossi alberi si trova su un roccione al centro della conca, dal quale si può godere della particolare vista sull’ampio pianoro. Seguendo il percorso del piccolo torrente che attraversa l’alpeggio, si può giungere al suggestivo laghetto posto poco più in alto.

Dal fabbricato dell’agriturismo, si può salire fino a Pian del Celletto, a 2100m circa (ore 0.30-2.45), dove si ritrova il percorso 201 che porta all’Ospizio Sottile.

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Frazioni alte di Mollia

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero n. 282 Frazioni alte di Mollia

Difficoltà: facile

durata media: 2 ore

quota partenza: 880 mt

quota arrivo: 952 mt

dislivello: 72 mt

Descrizione percorso

L’itinerario segue in buona parte il Sentiero dell’Arte di Mollia ed è di interesse sia paesaggistico che culturale. Si svolge in parte su mulattiera, in parte su sentiero, e raccorda Mollia alle sue frazioni alte.

Il percorso comincia all’entrata del paese di Mollia, 880m, dove si prende la bella mulattiera che prima affianca e poi attraversa il canale Croso Mazzantone e in breve raggiunge la frazione Grampa, 956m. Senza entrare nella frazione, si segue a sinistra la carrozzabile e si passa davanti all’edicola di San Defendente con antichi affreschi e, subito dopo il torrente, si prende a sinistra la mulattiera. Attraversato sulla sinistra il Croso della Piana, si sale alla frazione Piana Fontana, 972m. Questa frazione è la sede dell’ecomuseo Mulino Fucina, dell’oratorio della Madonna del Carmine e della cappella di Sant’Agata.
Si esce dalla frazione e si continua in salita nel bosco per raggiungere il pittoresco Croso della Giara, e poi tra i boschi di faggi e castagni la frazione Piana Viana, 1065m (in circa 45 minuti) posta sul punto più alto dell’itinerario, con il suo caratteristico oratorio.

Sempre su mulattiera si scende un breve tratto alla frazione Piana Toni, 992m, in mezzo ad una radura dove si può osservare l’oratorio della Madonna della Neve e una casa in legno, “cà d’ torba”, testimonianza di architettura antica.
Si prosegue poi su sentiero nel bosco, passando alla base di una parete rocciosa, e ci si inoltra in una zona di grossi massi (Sass dal Diau) salendo fino al bivio per la zona d’arrampicata “Falesia Cuore“.
Dopo un tratto in piano il sentiero scende in un pascolo e sbuca sulla strada provinciale a monte dell’abitato di Casa Capietto, di fronte a Otra Sesia, posta sul lato opposto del fiume.

Da qui, superando il fiume Sesia sul ponte e seguendo la pista ciclabile sulla sponda destra, si può tornare facilmente a paese di Mollia.

Si tratta di un itinerario con dislivelli modesti che può essere percorso indifferentemente nei due sensi all’incirca con lo stesso tempo.

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Rimasco – Alpe Campo

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero n. 370 Rimasco – Alpe Pian della Ratta – Alpe Campo – Siunal

Difficoltà: medio – FACILE

durata media: 1 – 2 ore

quota partenza: 906 mt

quota arrivo: 1492 mt

dislivello: 586 mt

Descrizione percorso

Uscendo dall’abitato di Rimasco, appena dopo la chiesa di Santa Croce, si attraversa il torrente Egua giungendo in località Sponde del Lago. Si procede entrando in un bosco di latifoglie e si giunge in circa 45 minuti al Pian della Ratta, 1140m, stazione d’arrivo della seggiovia e punto di partenza del divertentissimo bob estivo, con il Rifugio Alpe Campo.

Prova l’adrenalinico fun bob su rotaia, l’ideale per trascorrere una giornata all’insegna del divertimento!

Si attraversa il ripiano mantenendo la sinistra e salendo poi sul margine del prato della vecchia si entra nel bosco e lo si risale per uscire nelle vicinanze della baita dell’ Alpe Pianali, 1360m. Ci si tiene al limitare del bosco e poco dopo si rientra, girando sulla sinistra, arrivando quindi all’Alpe Campo, 1390m.

Volendo continuare l’itinerario oltre l’alpe, svoltando a destra si sale il versante e si raggiunge una sella alle pendici di Cima Castello. Seguendo la dorsale verso destra sino al punto culminante del dosso, in località Siunal, a quota 1492m si ha una magnifica vista sul Monte Rosa, sul Tagliaferro e su tutta la Val Sermenza.

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CERVATTO – Madonna del Balmone

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero n. 507 Cervatto – Madonna del Balmone

Difficoltà: medio – facile

durata media: 1 ora

quota partenza: 1033 mt

quota arrivo: 1363 mt

dislivello: 330 mt

Descrizione percorso

Questo itinerario coincide in parte con il “Sentiero dell’Arte“. Tocca graziose frazioni e numerosi oratori per arrivare al suggestivo santuario montano della Madonna del Balmone.

L’itinerario ha inizio dal paese di Cervatto,1002m, percorrendo su strada, circa in 15 minuti, l’itinerario 501 fino a Giavina, 1033m.

Qui si inizia a percorrere la mulattiera sulla destra. Si passa sotto l’oratorio della Consolata ed in breve tempo si arriva alla piccola frazione di Orlino, 1101m. Qui diverse sono le caratteristiche case sviluppate su molti piani in modo da sfruttare al meglio la modesta area edificabile.

Si transita poi dove sorge la chiesa dedicata a San Martino e ci si inoltra nel bosco in continua salita tra roveri, abeti e faggi per arrivare alla chiesetta dei Santi Pietro e Paolo, 1184m.

Si entra nel vallone dominato da Punta Castello, 2096m, quindi ci si sale dolcemente trovandosi in poco tempo nei prati della frazione Taponaccio, 1236m. Attraversati i prati circostanti, il sentiero continua in salita ed arriva, preceduto da una caratteristica baita ristrutturata, al santuario della Madonna del Balmone, dedicato alla Madonna di Oropa.

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VARALLO, fraz. Corte (Camasco) – Alpe Sacchi

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero n. 626 Corte (Camasco) – Alpe Sacchi

Difficoltà: medio – facile

durata media: 1-2 ore

quota partenza: 800 mt

quota arrivo: 1230 mt

dislivello: 496 mt

Descrizione percorso

Un bel sentiero che conduce all’Alpe Sacchi, panoramica vallata che affaccia direttamente sul versante cusiano, con memorabile visuale sul Lago d’Orta.

Il percorso inizia subito a monte di una delle frazione di Camasco, 756 m, Corte. Attraversato il ponte, si costeggia una recinzione seguendo una pista che porta al guado di un torrente. Arrivati presso un’area di pascolo, si prende la sinistra e si risale una radura. Il percorso procede nel bosco fino al raggiungimento dell’Alpe Rüsi, a quota 1100m. Si prosegue poi attraveso la sterrata che sale tagliando il pendio per raggiungere la Sella delle Sacche, 1296m. Continuando, si scende poi in breve sulla strada proveniente da Morondo.

Seguendo la strada si arriva in poco tempo all’Alpe Sacchi, 1230m, dove si apre un meraviglioso panorama sul Lago d’Orta, sulle montagne del Cusio, dell’Ossola e del Ticino, fino ad intravedere le Prealpi Lombarde.

L’Alpe Sacchi si può raggiungere anche attraverso una strada asfaltata che parte da Varallo passando da Morondo.

Seguendo la dorsale verso Nord si può raggiungere con un percorso in parte su strada sterrata ed in parte su sentiero, in mezz’ora circa, il Colle del Ranghetto, 1272m.

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VARALLO – Sentiero di Padre Gallino

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero di Padre Gallino Segnavia 616-spg

Difficoltà: media

durata media: 3 ore

quota partenza: 454 mt

quota arrivo: 919 mt

dislivello: 465 mt

Descrizione percorso

L’itinerario collega Varallo al Sacro Monte e alla panoramica vetta del Monte Tre Croci, lungo un suggestivo percorso ad anello di grande interesse artistico e religioso.
E’ stato realizzato in onore di Padre Giovanni Gallino (1921-1986), grande figura di educatore e fondatore del GRIM (Gruppo Ragazzi in Montagna).

L’itinerario ha inizio a Varallo, 450m, nei pressi della Chiesa di Santa Maria delle Grazie poco dopo la funivia che porta al Sacro Monte. Si imbocca a destra un vicolo quasi in piano che poco dopo sale alla chiesetta della Madonna del Cuore e successivamente raggiunge il piazzale d’ingresso dello splendido Sacro Monte di Varallo, 612m. Lo si attraversa in piacevole salita per prendere a destra la mulattiera situata dopo il chiosco delle guide.

Si segue il sentiero fino a raggiungere la strada carrozzabile. La si supera e si sale sul sentiero che porta verso destra ad un suggestivo punto panoramico ed alla chiesetta del Cucco. Si procede poi in salita riprendendo il sentiero che sale a sinistra, e ad un bivio si mantiene la sinistra fino al punto panoramico di Sasei, da dove si gode di una vista sulla Val Mastallone, su Varallo e sul Sacro Monte.

Successivamente, prendendo il sentiero che sale ripidamente nel bosco, si raggiunge la cima del Monte Tre Croci, 919m (raggiungibile anche dal suddetto bivio percorrendo un più ripido sentiero). Da questo monte, caratterizzato da tre alte croci, si gode di una vista favolosa su Varallo e sulle montagne circostante.

Proseguendo per un tratto verso Nord sulla cresta, si scende sulla carrozzabile nei pressi dell’oratorio di Gerbidi. Continuando a destra, si arriva, in circa 20 minuti, alla frazione Verzimo, 743m.

Poco prima della chiesa a sinistra, si prende il sentiero in ripida discesa nel bosco che sfiora un alpeggio e giunge sullo sterrato che accosta uno splendido torrente. Si giunge poi all’oratorio in rovina di San Pantaleone.

Infine si torna sulla carrozzabile nei pressi del “Ponte del Buzzo” e restando sulla sinistra, lungo la strada, in poche centinaia di metri si ritorna al punto di partenza.

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QUARONA – Lago di Sant’Agostino

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero n. 624 Lago di Sant’Agostino

Difficoltà: FACILE

durata media: 1 ORA

quota partenza: 406 mt

quota arrivo: 492 mt

dislivello: 86 mt

Descrizione percorso

Il sentiero inizia dal paese di Quarona, 406m, più precisamente nei pressi della Cappelletta della Beata Panacea che si trova in via Lanzio. Si piega a sinistra e si fiancheggia il Prato della Valle. Si raggiunge la strada che si inoltra nella valle “fossile” tra il Monte Tucri e Poggio Roncacci e Pianale. (A sinistra si può vedere la palestra di roccia “Falesia del Laghetto”).

Si lascia sulla sinistra la Cascina Barone e sulla destra l’itinerario 732 del Monte Tucri, per raggiungere il fondo della valletta, dove vi è la risorgiva inferiore delle acque del lago. Si prosegue su di una ripida pietraia, e si arriva al punto in cui è visibile un grosso masso detto Sass dij Strij e d’Ava Corna , sasso delle streghe e acqua che sgorga dal masso, sotto il quale fuoriesce la risorgiva superiore del lago.

Si continua sul sentiero fino ad arrivare al Lago di Sant’Agostino, detto anche il “Lago dei rospi“. Infatti il momento del “ritrovo” dei rospi nelle acque del laghetto per l’accoppiamento (solitamente nelle settimane che precedono Pasqua), richiama diversi visitatori!

Volendo proseguire oltre, dal punto di arrivo del sentiero al lago, mantenendo la sinistra, parte l’itinerario 624a che sulla sponda ovest sale ai pochi resti del Castello d’Arian e scende successivamente all’estremità opposta del lago.
Costeggiando a destra lo specchio d’acqua prima su una pietraia, poi nel bosco, si può raggiungere la Cappella di Sant’Agostino, 510m, dove è stata allestita un’area pic-nic.
Con un tratto in comune con questo percorso si scende seguendo la comoda mulattiera selciata a Roccapietra, 440m.

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Quarona – San Giovanni al Monte – Monte Tucri

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero n. 733 QuaronA – San Giovanni al Monte – Monte Tucri

Difficoltà: medio – FACILE

durata media: 1 orA

quota partenza: 406 mt

quota arrivo: 791 mt

dislivello: 385 mt

Descrizione percorso

Una piacevole camminata che, lungo un’elegante mulattiera acciottolata, ti racconterà la storia della “Beata Panacea“, una leggenda locale, tramite alcune piccole cappelle con i dipinti di Lino Tosi raffiguranti i momenti salienti della vita della Beata. Il culto per la pastorella valsesiana è molto sentito dalla comunità, e viene ricordato ogni anno tramite diverse iniziative ed eventi della traidizone.

Il cammino ha inizio nel paese di Quarona, 406m, più precisamente nei pressi della Cappelletta della Beata Panacea situata via Lanzio. Si intraprende quasi subito la comoda mulattiera e la salita procede a tornanti superando due piloni votivi, arrivando in circa venti minuti alla Chiesa di San Giovanni al Monte, monumento nazionale. Lo storico Ottone ritiene che sia una delle chiese più antiche del Novarese. Dagli studi eseguiti durante i restauri nel 1952 è emerso che la parte più antica della chiesa poggi su resti di una costruzione romana, come farebbero intendere le tombe che sono state scoperte. Il sagrato della chiesa fino al 1600 circa fungeva da cimitero delle comunità religiose di Quarona, Cavaglia, Breia, Cadarafagno, Castagnea. Sul terrazzo antistante la chiesa invece si possono ammirare i nodosi e secolari alberi carpini.

La mulattiera sale ancora oltre la chiesa e dopo aver oltrepassato numerose cappellette raggiunge la Chiesa della Beata al Monte, 616m, eretta sul luogo del martirio della pastorella Panacea.

Sul fianco della chiesa continua il sentiero che ripidamente raggiunge la dorsale sud della cima del Monte Tucri, 791m, caratterizzata da fitta vegetazione.

Poco prima della cima, salendo oltre la Chiesa della Beata al Monte, si giunge invece in un punto panoramico che fa da balcone sulla città di Quarona, sulle montagne circostanti e su gran parte della Bassa Valsesia.

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CELLIO CON BREIA, fraz. Carega – Monte San Grato

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero n. 746 CELLIO CON Breia, fraz. Carega – Monte San Grato

Difficoltà: medio – FACILE

durata media: 1 – 2 ore

quota partenza: 607 mt

quota arrivo: 914 mt

dislivello: 307 mt

Descrizione percorso

Il percorso ha inizio nei pressi della piazza della chiesa di San Matteo della frazione di Cellio Con BreiaCarega, 607m, dove si incontra anche l’itinerario 747 (Borgosesia-Monte Briasco).

Si procede seguendo la strada asfaltata e, mantenendo la destra, si attraversa il centro abitato. Giunti al bivio con due fontane si mantiene la destra con la salita che sbuca sulla carrozzabile nelle vicinanze del serbatoio dell’acquedotto. Proseguendo sempre verso destra sulla strada per Casaccia, 670m, si continua a salire fino a raggiungere la chiesetta dedicata al Nome di Maria. Arrivati presso alcune case in alto, si percorre la mulattiera di destra e si continua fino a raggiungere il ponte di pietra sul Rio di Robbia. Da qui la mulattiera inizia a salire a tornanti e ci porta in circa 40 minuti ad Agarla, a quota 770m. Attraversata la piazza ci si inoltra nel paese oltrepassando l’oratorio dei Santi Lorenzo ed Apollonia e si sbuca nei pressi di una sterrata.

Mantenendo la sinistra ci si immette sulla carrozzabile e la si percorre superando chiesa di San Rocco. Lasciata poi poco dopo a destra la strada che scende a Breia si raggiunge la Sella di San Bernardo, 857m.
Si può arrivare a San Bernardo anche con l’auto seguendo le strade carrozzabili che arrivano da Cellio o dal paese di Quarona.
Prima della chiesetta, sotto il ristorante, si prende il largo sterrato sulla sinistra e si risale la strada che aggira sul versante meridionale il Monte Tre Croci di Breia e continuando il percorso, si guadagna il Monte San Grato, 914m, dove si trova una graziosa una chiesetta circondata dal bosco.

Il Monte San Grato può essere raggiunto anche dalla frazione Rozzo di Borgosesia, seguendo il sentiero n.745, un po’ più faticoso, che arriva proprio di fronte alla chiesa del Monte.

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Sentiero n. 719 Postua – Agnona

Percorso / Trekking
Escursioni

Sentiero n. 719 Postua – Agnona

Itinerario un tempo frequentato come collegamento tra le due località. Nella parte centrale si snoda attraverso i valloni del torrente Venenza e dei suoi affluenti, in territorio completamente selvaggio, a tratti suggestivo.

Difficoltà: media

Distanza: 17 km

durata media: 2 ore

quota partenza: 1411 mt

quota arrivo: 1741 mt

dislivello: 360 mt

Descrizione percorso

Dal Ponte di Agnona, 350m, nei pressi del quale c’è un Geosito del Supervulcano, si sale la ripida strada asfaltata e dopo la prima curva si prosegue dritti per l’acciottolata che passa dove c’era la dogana d’epoca napoleonica ed entra ad Agnona 400m.
Raggiunta la via centrale del paese, la si segue sulla destra con un tratto in comune con l’itinerario 724. Si oltrepassa la cappella di Sant’Antonio e alla casa del musicista Carlo Fassò, nei pressi di una fontanella, si prende a sinistra un’erta stradina pervenendo in poco tempo a Piancastello.
Oltrepassata un’altra fontana, si lascia a destra il sentiero 724 e si svolta a sinistra. In ripida salita su bella mulattiera lastricata si arriva a Franzano, località costituita unicamente da una storica casa signorile con ampio parco. Si prosegue costeggiando il parco su mulattiera più degradata e si raggiunge la sterrata all’incrocio con l’itinerario 720 (ore 0.40). La si segue per pochi metri per imboccare subito dopo sulla sinistra un sentiero che scende al torrente Nanzola.

Si risale il versante opposto con un tratto piuttosto ripido fino al ripiano successivo, Ruse Rosse, 620m, dove il sentiero prosegue incassato per tornare poi a scendere in breve ad un torrentello minore. Si aggirano alcuni dossi e si superano alcune conche in cui le tracce tendono a perdersi.
Si passa l’invaso del torrente delle Sacche, lo si attraversa e per erto tratto inciso si aggira un’altra spalla. Qui il sentiero diventa mulattiera, supera il torrente Venenza su di un ponticello e poco dopo raggiunge San Rocco di Postua, dove incrocia una sterrata con l’itinerario 724 che si segue brevemente sulla sinistra fino alla cappelletta (ore 0.50-1.30).
Sulla ripida strada asfaltata si scende a Postua, 459m, si passa davanti al municipio e si arriva presso la chiesa parrocchiale (ore 0.10-1.40).

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