Castellammare, LeU: “Le linee programmatiche del consiglio, un elenco di titoli e slogan”

LeU: “Nella nostra città, i dati Istat gridano che uno stabiese su 4 risulta disoccupato”...

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LeU: “Nella nostra città, i dati Istat gridano che uno stabiese su 4 risulta disoccupato”

Castellammare di Stabia – Gli esponenti LeU si esprimono sulle  linee programmatiche presentate ieri, nel corso del Consiglio comunale, dal Sindaco Gaetano Cimmino:

“Abbiamo letto con attenzione le linee programmatiche presentate ieri, nel corso del Consiglio comunale, dal Sindaco Gaetano Cimmino. Un elenco di titoli e slogan: sicurezza, vivibilità, lavoro, turismo, cultura. Abbiamo, però, avuto difficoltà a rintracciare i doverosi approfondimenti – e di questo chiediamo conto al Sindaco – e a comprendere come questa amministrazione abbia intenzione di progettare il rilancio della città. Il rapporto Svimez sull’ economia del Mezzogiorno ci delinea un quadro di emergenza sociale sempre più allarmante. I giovani del Sud sono i più colpiti: in 16 anni, 1 milione e 883mila giovani hanno abbondato il Mezzogiorno. Nella nostra città, i dati Istat gridano che uno stabiese su 4 risulta disoccupato e che 6 giovani su 10 non riescono a trovare lavoro. Sarebbe dunque rilevante, finanche doveroso, che questa amministrazione spiegasse alla città come intende coniugare il rilancio della città con un programma di lavoro serio e pianificato che ” punta sullo sviluppo turistico per creare occupazione “. Il rilancio del Turismo, andrebbe sostanziato da proposte , iniziative e una politica che, invece, rimane tutta ancora da scrivere. Se dobbiamo attenerci ad alcune cose accennate nel documento, ribadiamo tutte le nostre preoccupazioni; davvero, in assenza di un piano vero, si pensa di pagare le cambiali elettorali realizzando nuove strutture sull’arenile? Cosa diciamo,poi, su Terme e cosa su Fincantieri, francamente non è chiaro. E’ grave che il Sindaco, che parteciperà nei prossimi giorni all’assemblea dei soci della SINT, non abbia sentito il bisogno di dire al Consiglio Comunale come intenda procedere. Si è limitato a considerare come ineluttabile la messa in liquidazione senza assumere posizioni sui compiti e gli obiettivi da assegnare al liquidatore, senza chiarire, al di la di frasi generiche, come e in quali tempi intenda mettere in campo un progetto di rilancio. Riteniamo fondamentale che il Sindaco convochi a stretto giro un consiglio comunale in cui chiarisca cosa intende per rilancio del termalismo e condivida, con tutte le parti, la sua proposta prima che partecipi all’ assemblea dei soci. Ancora. Abbiamo riscontrato che mai, mai una volta, si parla di urbanistica, mai di aggiornamento del Dos e mai del PUC ( nonostante questo vada definito entro il termine perentorio del 31 Dicembre 2018). Una dimenticanza non da poco, che cela – e non troppo- una mancata visione della città e un’ idea confusa di come si intende ridisegnare il volto di Castellammare. Avis, Marina di Stabia, Cirio, Mulini Daunia, sono aree decisive per reindirizzare lo sviluppo della città in una direzione piuttosto che in un’ altra. Per intenderci: il proposito è quello di produrre servizi, di creare strutture ricettive, aree per il tempo libero- nel rispetto e nella tutela dell’ ambiente e dell’arenile – oppure di privatizzare e costruire 5000 vani? Su tutta la vicenda del Piano Casa, infatti, il Sindaco tace volutamente! Una città che ha velleità turistiche non può assolutamente permettersi di procrastinare su questi temi e/o di temporeggiare indicando, come priorità, presunti e falsi problemi. Stando a quanto si legge nelle linee di mandato, questa amministrazione ha, infatti,- in perfetta sinergia con le politiche di governo nazionali- avviato una campagna propagandistica di contrasto all’ immigrazione clandestina che prevederebbe anche la cancellazione dallo Sprar (cioè il Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). Un autogol da dilettanti della politica, anche e soprattutto per quelle amministrazioni a trazione leghista che vogliono ostacolare l’ accoglienza. Il motivo è semplice. Lo Sprar è l’unica forma di tutela che consente la governance del fenomeno migratorio, perché ne permette una gestione efficiente e controllata attraverso la “clausola di salvaguardia”, il cui utilizzo accorda all’ amministrazione la possibilità di fermare i nuovi arrivi. Al contrario, chi non ha lo Sprar deve adeguarsi alle imposizioni delle scelte prefettizie. Ma c’è dell’ altro: i Comuni che aderiscono allo Sprar hanno accesso al cosiddetto “bonus gratitudine” che prevede l’ erogazione da parte dello Stato di 700 euro annui, per ogni richiedente asilo accolto, da spendere liberamente ( quindi per gli stabiesi indigenti, disoccupati, disabili). Cancellare l’ adesione allo Sprar significherebbe, dunque, negare ai cittadini stabiesi l’ accesso a ingenti risorse pubbliche. Il contrasto all’ illegalità e la sicurezza rappresentano punti importanti dell’ agenda politica cittadina. Ma poco vale metterle nel calderone delle cose da fare se, nelle linee di mandato dell’ amministrazione, non si legge nemmeno una volta la parola “camorra”. Grave, gravissimo, per un comune come Castellammare dove la Camorra esiste, condiziona il voto e congestiona l’ attività amministrativa. La città, in questi ultimi tempi, ha ascoltato denunce serie, da parte di un ex sindaco, circa l’ esistenza di poteri forti che ne hanno”

Dionisia Pizzo

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