Brasile, Battisti: rinviato a giudizio per esportazione di valuta

Cesare Battisti in manette arrestato al confine boliviano per traffico di valuta l'anno scorso.
Cesare Battisti in manette arrestato al confine boliviano per traffico di valuta l'anno scorso. ANSA/FERNANDO BIZERRA JR
Cesare Battisti

ROMA. – E’ stato rinviato a giudizio per esportazione illegale di valuta Cesare Battisti, ed è stata negata la richiesta di farsi applicare il braccialetto elettronico in un’area vicina a San Paolo del Brasile, la città in cui risiede. Quindi per godere del regime di libertà provvisoria Battisti dovrà per forza risiedere nel Mato Grosso do Sul. Secondo El Globo online, Battisti ha una settimana di tempo per farsi applicare il braccialetto elettronico nello stato confinante con la Bolivia.

Secondo il tribunale federale, è stata negata a Battisti la possibilità di ottenere il braccialetto a San Paolo perché l’amministrazione penitenziaria locale “non ne dispone”. L’ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac), condannato in Italia all’ergastolo per quattro omicidi, a inizio ottobre era stato arrestato alla frontiera tra Brasile e Bolivia durante un blitz in cui gli è stato contestato il tentativo di esportare illegalmente denaro all’estero.

Il processo relativo a possibili sviluppi della richiesta di estradizione in Italia si trova invece in una fase di stallo, dopo che il 24 ottobre la Corte suprema brasiliana che avrebbe dovuto pronunciarsi sulla richiesta di ‘habeas corpus’, presentata dai legali dell’ex terrorista per scongiurare il trasferimento, ha rinviato la decisione per un difetto di procedura all’ultimo minuto. E non ha ancora stabilito la data per una nuova udienza.

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