martedì, Aprile 23, 2024

Leonardo, accordo con i cinesi. Sindacati in rivolta

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Leonardo: trattative avanzate con la Cina per il jet da 280 posti CR929. I sindacati sospendono le relazioni. A rischio il futuro dei siti campani?

Le ultime scelte di Leonardo hanno allarmato le sigle sindacali perché si temono ricadute industriali e occupazionali. Alla luce delle ultime notizie, relative alla trattativa in corso tra il gruppo e l’industria cinese, la Fiom ha comunicato la sospensione delle relazioni sindacali mentre la Cisl, Uilm e Uil hanno chiesto un incontro urgente con l’amministratore delegato Alessandro Profumo. Da questa rottura, anche se momentanea, emerge l’affanno da parte dei sindacati nel rincorrere le scelte unilaterali dell’azienda.

Il gruppo Leonardo è in trattative avanzate per partecipare alla costruzione di un nuovo aereo da trasporto commerciale fabbricato dall’industria cinese.

Come riporta “Il sole 24 Ore”, si tratta di un jet da 280 posti con autonomia di volo fino a 12.000 km, chiamato CR929 e progettato dal gruppo statale Comac (Commercial aircraft corporation of China). Comac ha richiesto al gruppo guidato da Alessandro Profumo di fare una joint venture industriale in Cina. Leonardo ha scelto come partner il gruppo Kangde, per produrre la sezione centrale della fusoliera del velivolo in composito, nella fabbrica di Zhangjiagang. L’assemblaggio finale del jet verrà poi fatto da Comac a Shanghai.

La firma degli accordi dovrebbe avvenire entro fine ottobre.

La partnership di Leonardo con Comac è un obiettivo strategico per assicurare una presenza nel mercato aerospaziale cinese che cresce molto rapidamente, si legge in un documento di Leonardo. Il valore totale del contratto con Comac è stimato in 10 miliardi di dollari, spalmati almeno fino al 2040. Il lavoro sarebbe in Cina, ma una quota di attività sarebbe internalizzata da Leonardo (la stima è il 15%).

L’industria cinese sta investendo per rompere il duopolio nei grandi jet commerciali costituito dall’americana Boeing e dall’europea Airbus, clienti principali di Leonardo. A questo punto ci potrebbero essere ripercussioni sui programmi (B787 in corso a Grottaglie; B767 in corso a Pomigliano D’Arco; A321 in corso a Nola) con i partner Americani Boeing e i francesi Airbus? Nel frattempo pare che i contratti in essere con i partner ‘storici’ non siano ‘blindati’ e possono subire variazioni in un arco di tempo non molto distante.

Con questa mossa pare che Alessandro Profumo intenda sviluppare la divisione aerostrutture, che ha l’impianto di punta a Grottaglie (Taranto), per le sezioni di fusoliera del Boeing 787, mentre soffre criticità soprattutto in altre fabbriche, in particolare a Pomigliano d’Arco. Quindi con questo accordo non ci sarebbero in futuro benefici concreti per i siti aerostrutture nazionali ed in particolare al Sud.

Inoltre la mancanza di informazione da parte del management di Leonardo, e di condivisione con le sigle sindacali, crea un clima di forti preoccupazioni e d’incertezza non avendo riscontri sui piani industriali che interessano il Sud Italia in particolare la Campania.

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