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ROM, BUFERA SU SALVINI
DA PD A SANT’EGIDIO

“Stiamo preparando una ricognizione sui rom in Italia”, per “fare un’anagrafe, una fotografia della situazione”, ma se per gli irregolari sarà possibile intervenire con l'espulsione, "i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa".  Bufera sulle parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che a Telelombardia ha commentato l'arresto di due rom per furto alla stazione centrale di Milano. “Il diverso, lo straniero. Oggi i Rom. E domani? Fermatevi! Non c'è futuro nella paura. L'Italia non è questa" attacca su Twitter il segretario reggente del Pd Maurizio Martina, mentre in una nota la Comunità di Sant’Egidio sottolinea: “Occorre rispondere, con proposte umane e percorribili, al bisogno di migliori condizioni di vita per chi abita nei campi Rom, arrivando al loro superamento con adeguate soluzioni abitative. Al tempo stesso si sente l’urgenza di sviluppare politiche che favoriscano la scolarizzazione dei bambini. Ma tutto ciò è possibile senza ricorrere a censimenti su base etnica, che sarebbero destinati al fallimento come accadde 10 anni fa, perché non tollerati all’interno dell’Unione Europea. Peraltro la presenza dei Rom in Italia, inferiore a quella di altri Paesi dell’Europa e composta prevalentemente da minori, è già largamente conosciuta da tutti i livelli istituzionali e amministrativi”. “Il ministro Salvini – sottolinea invece l’eurodeputata di Forza Italia Elisabetta Gardini - parla della necessità di un censimento dei rom in Italia per separare gli illegali da coloro che sono cittadini italiani, pratica diffusa anche in altri Paesi europei come la Francia e la Germania, e subito partono le accuse di razzismo, fascismo, addirittura di nazismo”.

LA REPLICA. In risposta alle polemiche, arriva poi la precisazione del ministro dell’Interno: “Non è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno, nostro obiettivo è una ricognizione della situazione dei campi rom. Intendiamo tutelare prima di tutto migliaia di bambini ai quali non è permesso frequentare la scuola regolarmente perché si preferisce introdurli alla delinquenza. Vogliamo anche controllare come vengono spesi i milioni di euro che arrivano dai fondi europei”.  (PO / Roc – 18 giu)

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