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direttore Paolo Pagliaro

«STOP A GUERRE E ARMI
MA MANCA VOLONTA’»

«STOP A GUERRE E ARMI <BR> MA MANCA VOLONTA’»

E’ necessario fermare le guerre e ogni tipo di corsa agli armamenti, specialmente quelli legati al nucleare, ma al momento “mi sembra di poter dire che mancano volontà e determinazione politica”. Dall'assemblea plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze, Papa Francesco lancia un’accusa piuttosto forte agli attuali governanti, affidando allo stesso tempo alla scienza e agli scienziati il compito di fungere da mediatori tra ricerca e politica per un corretto uso delle nuove tecnologie, anche in campo bellico. “Ribadisco la fondamentale importanza di impegnarsi a favore di un mondo senza armi nucleari – dice Bergoglio - e chiedo agli scienziati l’attiva collaborazione al fine di convincere i governanti della inaccettabilità etica di tale armamento a causa dei danni irreparabili che esso causa all’umanità e al pianeta. Pertanto ribadisco altresì la necessità di un disarmo di cui oggi sembra non si parli più a quei tavoli intorno ai quali si prendono le grandi decisioni”. Decisioni che non riguardano solo i conflitti, ma anche il clima e i diritti civili. “I cambiamenti globali sono sempre più influenzati dalle azioni umane. Perciò sono necessarie anche risposte adeguate per la salvaguardia della salute del pianeta e delle popolazioni, una salute messa a rischio da tutte quelle attività umane che usano combustibile fossile e deforestano il pianeta. La comunità scientifica, così come ha fatto progressi nell’identificare questi rischi, è ora chiamata a prospettare valide soluzioni e a convincere le società e i loro leader a perseguirle”. Lo stesso vale “nel contrastare quel crimine contro l’umanità che è la tratta delle persone finalizzata a lavoro forzato, prostituzione e traffico di organi”. Eppure, secondo il Pontefice, “molta strada c’è ancora da fare verso uno sviluppo che sia allo stesso tempo integrale e sostenibile. Il superamento della fame e della sete, dell’elevata mortalità e della povertà, specialmente tra gli ottocento milioni di bisognosi ed esclusi della Terra, non verrà raggiunto senza un cambiamento negli stili di vita. Nell’Enciclica Laudato si’ ho presentato alcune proposte-chiave per il raggiungimento di questo traguardo. Tuttavia, mi sembra di poter dire che mancano volontà e determinazione politica per arrestare la corsa agli armamenti e porre fine alle guerre, per passare con urgenza alle energie rinnovabili, ai programmi volti ad assicurare l’acqua, il cibo e la salute per tutti, ad investire per il bene comune gli enormi capitali che restano inattivi nei paradisi fiscali”.

(Sis)

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